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Top movies 2017 – La classifica di JAMovie

Dicembre è ormai agli sgoccioli, la stagione dei premi comincia ad entrare nel vivo e come ogni anno è arrivato il momento di tirare le somme di questa stagione cinematografica ormai prossima alla conclusione.

È stato un anno intenso, ricco di bellissimi titoli che hanno catalizzato l’attenzione, di sorprese che si sono rivelate superiori ad ogni aspettativa ed altri ancora che nessuno poteva prevedere. Sono talmente tanti inoltre i film che non hanno ancora avuto una distribuzione in Italia, che il 2018 si prospetta ancora più luminoso del 2017.

Ma non vi preoccupate c’è qui JAMovie pronto a darvi una mano, con l’ennesima inutile TOP di fine anno di cui non sentivate assolutamente il bisogno!

Mai come quest’anno lo staff è così ampio e variegato, impossibile quindi scegliere un film a testa per una classifica univoca rispettando i gusti di tutti. Ci abbiamo provato con ore ed ore di brainstorming, litigate accese ma niente..

Mentre si cercava di fare un’unica Top

Ecco perché quest’anno abbiamo deciso di farlo strano: una top dei film più votati dall’intero staff, seguita dai gioielli di ogni singolo redattore.

Ma bando alle ciance, il momento è ormai giunto e, in rigoroso ordine sparso, ecco i film 2017 che più di ogni altro hanno colpito lo staff di JAMovie.

Alcune precisazioni prima di cominciare (si lo so, sono palloso e logorroico), questa è la NOSTRA classifica ci riserviamo quindi il diritto di andare ad inserire esclusivamente i film che hanno avuto una distribuzione in Italia durante l’anno solare nelle sale oppure nelle piattaforme di streaming. Per questo non troverete titoli alquanto meritevoli visti un po’ in giro per i vari festival che non hanno però ancora avuto una distribuzione italica.

Va bene, vi ho tediato abbastanza, cominciamo.

La Top dello Staff

Arrival 

Uno dei film che più ci hanno colpito a livello emotivo quest’anno (anche per colpa di Max Richter). Fantascienza intimista ed enorme allo stesso tempo da farti rimanere veramente di stucco. La natura circolare del tempo nella sua condizione fisica ed astratta lo snodo principale del film e la difficoltà nel comunicare con specie diverse il tema centrale. Una metafora della società moderna, con una Amy Adams da Oscar e Dennis Villeneuve  definitivamente consacrato come regista. – Recensione

La La Land 

Un film che ha saputo farci innamorare di sé. Anche a chi detesta i musical (fatta qualche rara eccezione come Dancer in the Dark, per esempio). Regia perfetta, fotografia perfetta, montaggio perfetto, musiche perfette. Film perfetto, per certi sensi anacronistico, che cerca nello spettatore quello stupore che sta ormai scomparendo. È un musical meno musical di quanto possa sembrare: lo è nella forma, nei colori, nella volontà di raggiungere i propri sogni ad ogni costo. La La Land è un film per sognatori, i più folli. – Recensione

Manchester By The Sea

Che dire? Sceneggiatura realizzata a regola d’arte, dove nessuna parola è di troppo. La tecnica di “semina e raccolta” – la preparazione, sin dalle prime scene, di un evento (set-up) che verrà mostrato in tutta la sua complessità solo verso la fine del film (payoff) – tiene alla perfezione. Vari flashback ricostruiscono inoltre il passato del protagonista, così da giustificare il suo carattere chiuso e burbero che si vede già all’inizio: lo spettatore è buttato fin da subito nel vivo della situazione e non impiega molto per affezionarsi al protagonista (rivedendovi se stesso, forse?). Molto intensa e convincente la recitazione degli interpreti. Ottime la regia di Lonergan, sempre adatta al tono sommesso del film e le musiche, mai fuori luogo. – Recensione

top 2017

Logan

Il film che Hugh Jackman inseguiva da anni, uno dei migliori cinecomics di sempre (se non IL), il miglior Wolverine in assoluto. La rabbia animalesca, primordiale, per troppo tempo repressa esce fuori tutta insieme dando vita ad un western crepuscolare costellato di morte, desolazione e disperazione. Logan è un film che nessuno poteva prevedere, Logan è il Wolverine che per anni ci hanno tolto ma che avremmo sempre voluto vedere. Grazie Hugh. – Recensione

Dunkirk

Christopher Nolan non è di certo un regista alle prime armi: in Dunkirk, film dalla regia impeccabile, si fanno notare in particolare per la loro eccellenza la fotografia e il montaggio. Il lavoro svolto sulla sceneggiatura è notevole: nonostante le pochissime battute del film, essa riesce a dare vita a tre distinte tracce narrative che nel loro svolgimento sullo schermo si intrecciano di continuo per dare vita a un maestoso affresco relativo a uno dei tanti episodi di guerra che si potrebbero narrare. Una guerra particolare, però; una guerra senza un nemico visibile contro cui lottare, senza sangue né violenza eccessiva, senza grandi gesta o atti d’eroismo. Un war-movie “lirico”, se così si può definire questo film che esprime tutta la capacità visionaria del suo regista. – Recensione

2017

madre!

Semplicemente un film capace di distruggerti a livello psicologico. E’ un film pretenzioso, senza ombra di dubbio, che tuttavia sa prenderti e devastarti come nessun altro film ha mai fatto. –Recensione

IT

Perchè da quando abbiamo saputo di questo remake l’unica parola in testa è stata rimpiangere, pensando al 1993 e a Tim Curry.
E invece no, non abbiamo rimpianto nulla. Paura, ottima recitazione, e un incredibile Bill SkarsgardTim Curry sarà sempre inarrivabile, ma una volta tanto un remake davvero apprezzabile. – Recensione

top 2017

Blade Runner 2049

Chi poteva riuscire nell’impresa impossibile di realizzare un sequel di uno dei massimi capolavori della settimana arte senza venirvi schiacciato e soccombere ma anzi, uscendovi in un certo senso vittorioso se non Dennis Villeneuve? Non sto qui a disquisire sull’immeritato insuccesso commerciale (figlio di scelte di marketing sbagliate alla base), Blade Runner 2049 è il replicante perfetto dell’originale dell’82. Ecco, è proprio questo il suo limite essere un replicante, perfetto sotto tanti punti di vista ma senza un vero cuore pulsante come l’originale. – Recensione

Top 2017

Baby Driver

E’ difficile essere oggettivi quando si parla del regista della Trilogia del cornetto e quando nel cast c’è Jon Hamm (sapete che il mondo si divide tra chi vuole farselo e chi vuol essere come lui?), ma oltre a questo, Baby Driver ha un uso geniale della colonna sonora, non è perfetto ma è figlio del ritmo, del montaggio e di action in incredibile sincronia. – Recensione

Get Out

Il potere del cinema: non servono budget astronomici e CGI a profusione quando hai le idee chiare e padronanza dei mezzi. Get out inquieta, intrattiene, e colpisce con un’idea potente e capace di scatenare argomenti non banali, purtroppo sempre attuali – Recensione

Passiamo ora alle singole scelte dei redattori…

Gli imperdibili di Tyst

Your name 

Una storia d’amore che si intreccia con un paradosso temporale, un film d’animazione che ha saputo emozionarmi, pur non essendo un amante dei film romantici. Un piccolo gioiello dell’animazione giapponese da vedere e rivedere. – Recensione

La tartaruga rossa

Tutta la poesia e l’eleganza dell’animazione di Michael Dudok de Wit si condensa in un lungometraggio di 80 minuti in cui le parole lasciano completamente spazio alle immagini: “interminabili spazi e sovrumani silenzi”, per citare L’infinito di Leopardi. – Recensione

Shin Godzilla

Uno dei migliori monster movies quanto meno degli anni 2000, Shin Godzilla ha alzato l’asticella per quanto riguarda questo genere. Realizzare un valido monster movie dopo questo film sarà un compito davvero arduo. – Recensione

Gli imperdibili del Biondo

Victoria

Perchè girare un film in piano sequenza non è mai facile.E qui il tutto è stato fatto anche in alcuni luoghi in cui un piano sequenza sarebbe impensabile. Una storia che sembra prendere una certa via e poi segue un po’ a sorpresa un’altra strada, lasciando forti emozioni nello spettatore. Una notte a Berlino non era mai stata così bella al cinema. – Recensione

 L’insulto

Perchè da una stupida lite tra due uomini viene fuori un finimondo. E perchè dietro quella stupida lite c’è un mondo.
Un mondo fatto di odio, disprezzo, guerra, sofferenza.
Il film più emozionante del mio 2017 cinefilo.

Gli imperdibili di CinEmy

Borg vs McEnroe

L’attore che interpreta McEnroe, Shia LaBeouf, offre il meglio di sé e rende unico il proprio personaggio, a cui si aggiunge una validissima interpretazione psicologica dei campioni di tennis più amati al mondo. La loro sfida non avviene solo nello sport ma anche, e soprattutto, a livello emotivo: “ghiaccio vs fuoco”, così veniva già all’epoca definita la gara alla quale veniamo resi partecipi, come se fossimo lì a tifare per uno di loro. Viene spontanea la domanda: e tu, dunque, da che parte stai? – Recensione

 Gli imperdibili di GianDrewe

Gatta Cenerentola

La storia di Cenerentola non è mai stata così pulp, sporca, visionaria, poetica. Quanta bellezza! Un meraviglioso capolavoro di animazione. Quando il cinema gangster incontra Miyazaki con un pizzico di Blade Runner. Pelle d’oca.

The Square

Il film più potente dell’anno. Ti fa rimanere senza parole, in estasi. Quando il Cinema è Arte allo stato puro e Gioia per cervello, cuore e occhi. Palma d’oro a Cannes meritatissima. – Recensione

top 2017

Gli imperdibili di Mr.Byson

Lego Batman – Il film

Irriverente. Folle. Citazionista. Il film di Chris McKay è tutto questo ed anche di più. La Dc, per il suo Universo Espanso cinematografico, dovrebbe prendere spunto dal Joker e il Batman formato LEGO per la caratterizzazione dei i suoi personaggi. Un consiglio: se potete guardate il film in lingua originale visto che l’adattamento italiano è rovinato dal pessimo doppiaggio di Geppi Cucciari. Barbara Gordon con un marcato accento sardo proprio non si può sentire.

Gli imperdibili di Cherry

El Bar

Alex De La Iglesia, già noto ai più, si è ispirato a Distretto 13 di John Carpenter e ci ha mostrato dalla sua parte, il suo prodotto dal punto di vista spagnolo.
La Spagna dà spesso soddisfazioni a livello cinematografico e El Bar è un mistery sfociante nell’horror, che mette in difficoltà le emozioni dello spettatore ponendolo di fronte a scelte ardue, pensieri contrastanti e paure per la propria incolumità. Siamo ancora così umani da salvare l’anima altrui, oltre che la nostra?

2017

Raw

La regista Julia Ducurnau ha saputo osare e oltrepassare i limiti. Raw è un horror incentrato sul cannibalismo, che avrebbe potuto dare di più a livello gore, ma che, psicologicamente, prende e spiazza. I nostri impulsi non vanno mai fermati o trattenuti interiormente, se non si vuol esplodere e diventare… belve. – Recensione

2017

Gli imperdibili di Zeno

The War – Il pianete delle scimmie

Semplicemente la miglior trilogia degli anni ’00. Qui Reeves da del suo meglio e chiude alla grande un exploit cominciato nel 2011 che ha convinto sempre di più critica e pubblico. The War è un epico western dai forti toni drammatici, fatto di grandi spazi e lunghi silenzi con atmosfere post – apocalittiche cupe e desolate. E’ l’ultimo viaggio di Cesare, mai così martire per la salvezza del suo popolo. Un epico finale – Recensione

The War

20th Century Women

Ambientato nella California di fine anni 70′ agli albori della scena punk SoCal. Il regista Mike Mills si ispira alla relazione con sua madre per dare voce al 15enne Jamie, un timido skater di periferia cresciuto da tre donne: la mamma (Annette Bening), la ragazza per cui ha una cotta (Elle Fanning) e la loro inquilina artistoide (Greta Gerwig), in un vortice di musica punk, adolescenti alla ricerca del proprio posto nel mondo e forti figure femminili. Il miglior film indie che abbia visto quest’anno.