Home Serie tv Perché ‘Roanoke’ è la stagione migliore di American Horror Story

Perché ‘Roanoke’ è la stagione migliore di American Horror Story

Anno dopo anno si è creata sempre più hype alla fine della stagione di “American Horror Story”, la serie antologica di culto creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk: di che parlerà la serie il prossimo anno? Quale sarà il cast? L’attrice X sarà finalmente cattiva? Negli ultimi periodi, però, le attese sono state, a mio avviso, deludenti.

Anche se sono un estimatore di “Freak Show”, era dalla fine di “Asylum” che la serie aveva perso smalto, confezionando delle stagioni con grandi difetti. Il peggio del peggio è arrivato con “Hotel” e quindi Murphy ha deciso di resettare il tutto non svelando assolutamente niente di questo “Roanoke”.

Di che cosa parla? Matt e Shelby sono una coppia felicemente sposata la quale acquista una casa colonica che si scoprirà infestata. Avranno a che fare anche con la colonia perduta di Roanoke, capitanata dalla perfida Macellaia che vuole difendere la sua terra.
Kathy Bates è la Macellaia
Kathy Bates è la Macellaia

La stagione inizia come una docu-fiction che serve a regalare più veridicità agli eventi terribili che devono sopportare i due protagonisti, supportati da fatti realmente esistiti come la storia della colonia di Roanoke e delle infermiere assassine.

Non troviamo solo case infestate, ma anche spettri, leggende, drammi familiare. Per una volta il tutto è molto asciutto, senza troppa carne sul fuoco! E’ meraviglioso scoprire il passato della Macellaia e della strega dei boschi nell’episodio grandiosamente diretto da Jennifer Lynch, figlia del grande David Lynch.

Già dal primo episodio abbiamo i primi jumpscares che degenerano sempre più nell’incubo e nel crudo. Finalmente una stagione degna di chiamarsi HORROR! Non più cose messe per essere cool e per piacere a un pubblico più vasto possibile.

CROATOAN!
CROATOAN!

Quando comincia a stancare la forma da docufiction arriva un immenso plot twist a cambiare le carte in tavola (precisamente il sesto episodio diretto da Angela Bassett). Geniale! Da lì ci affoghiamo sempre di più nell’incubo dei protagonisti in una specie di perverso e macabro reality show, scommettendo sulla prossima vittima e sul sopravvissuto.

Gli episodi sette, otto e nove sono esempi di grandioso e puro orrore: omicidi, snuff movies, mockumentary, famiglia di pazzi, cannibalismo, creature che si arrampicano. Un trittico meraviglioso! Cosa può desiderare di più un fan del genere?

Il season finale ha molta meno tensione, ma a parte qualche sbavatura (tipo la presenza di un personaggio iconico che avrei risparmiato), è la giusta conclusione di questa storia veramente avvincente. Sembra che le stagioni precedenti abbiano fatto da scuola per questa grandiosa sesta stagione. Per una volta il pubblico è attanagliato dalla paura, dalla tensione, dal disgusto.

Uno dei tanti personaggi poco raccomandabili di 'Roanoke'
Uno dei tanti personaggi poco raccomandabili di ‘Roanoke’

L’atmosfera è eccezionale e Murphy gioca con i gusti dello spettatore togliendo la sigla, mettendo l’amatissimo Evan Peters per pochissimi episodi, facendo interpretare alla Paulson il personaggio che nella ‘realtà’ è interpretato dalla Rabe (per chi non lo sapesse: c’è una grande fetta di fans della serie che vorrebbe le attrici fidanzate… meh).

I creatori hanno capito i loro sbagli passati e la decisione di diminuire quantità e durata degli episodi è stata più che giusta.

Il cast è perfetto! Finalmente troviamo protagonista una grandiosa Sarah Paulson, una delle attrici più camaleontiche e sottovalutate del panorama cinematografico, la quale esegue anche un eccellente lavoro con la voce. Insieme a lei abbiamo un bravo Cuba Gooding Jr.,finalmente epurato dalle commedie da QI sottozero, e una Angela Bassett più convincente nella prima parte di stagione.

Sempre impeccabile Lily Rabe e promossa Lady Gaga in un ruolo importante, e veramente bellissimo, ma non da protagonista visto che è molto lontana dall’essere considerata attrice. Ottime le new entry Adina Porter e André Holland.

La palma della migliore va senza dubbio alla grandiosa Kathy Bates, la quale ci regala una performance degna dei suoi tempi d’oro di “Misery non deve morire”. Un Emmy e un Globe sono d’obbligo! Evan Peters lascia il segno anche se poco presente in un ruolo insolito. Fantastici i vari cameo e bellissima la scelta di far interpretare ad attori poco conosciuti determinati ruoli nella seconda parte di stagione.

Sarah Paulson nel settimo episodio di 'AHS: Roanoke'
Sarah Paulson nel settimo episodio di ‘AHS: Roanoke’

“American Horror Story: Roanoke” ci regala molti momenti di alta televisione, non ha buchi di sceneggiatura, eccellenti colpi di scena e grandiosa regia. La meraviglia delle meraviglie, anche se ha un finale più soft. Decisamente e indubbiamente la miglior stagione di “American Horror Story”!