Annie Lennox aveva scritto Sweet Dreams per Lanthimos?
O Lanthimos sapeva di dover fare un film su Sweet Dreams di Annie Lennox?
Perchè Kinds of Kindness e Sweet Dreams sono completamente legati.
Dalla prima all’ultima strofa, dalla prima all’ultima scena.
La gentilezza, atti di gentilezza, che noi siamo portati a fare, che noi scegliamo di fare, grazie al nostro libero arbitrio.
Con Lanthimos però ogni atto, ogni gesto, viene preso, e portato all’estremo. E quando qualcosa viene portato al limite, il suo risultato, le sue conseguenze, sono imprevedibili, surreali, inaspettate.
Ed ogni gesto di gentilezza, se portato al limite, diventa ineluttabile, diventa una condanna, sia per chi lo fa, sia per chi lo riceve.
“Some of them want to use you. Some of them want to get used by you.
Some of the want to abuse you. Some of them want to be abused“.
Ognuno di noi é stato da una parte, o dall’altra.
O da entrambe.
E cosa si é disposti a fare per rendere felice il prossimo?
Ognuno di noi se lo chiede, se lo domanda, per scoprirlo, perché “Everybody’s looking for something“.
Salite anche voi nell’ottovolante Lanthimos, godetevi questo ennesimo viaggio, tornate a casa, e fate bei sogni su quello che avete appena visto.
Lanthimos non ha filtri, butta fuori tutto quello che pensa e ci vuole mostrare in maniera diretta, con personaggi mai costruiti, ma diretti anche loro, goffi, sbadati, insicuri, e con una fame di soddisfare alcuni loro bisogni ed esigenze che li porta ad essere cannibali, non solo letteralmente, ma in un’accezione più ampia.
Se non vi siete mai approcciati al cinema di Lanthimos, fatelo, entrate dentro il mondo di questo regista, dentro il suo cinema.
Finchè siete immersi lì il mondo esterno non solo ve lo dimenticate, ma per la durata del film non sapete nemmeno che c’è un mondo esterno.
Cosa c’è di meglio che potersi staccare da tutto il resto quando si vede un film?
Lanthimos ha questo potere.