Se c’è un merito che dobbiamo riconoscere allo spin off della saga zombie più famosa degli ultimi anni sicuramente è quello di aver preparato (e per bene) la strada a nuovi ed interessanti spunti narrativi per film e serie future.
Partita come l’ennesimo spin off inutile di una saga che spesso e volentieri si era ritrovata con poco di nuovo da dire, The Walking dead : World beyond nella sua seconda stagione ha saputo mettere nuova carne al fuoco in questa apocalisse zombie.
Come detto prima però, i meriti finiscono certamente qui.
Perchè nulla più di questo lo spin off con protagoniste le due sorelle Bennet, Iris e Hope, ha saputo dare.
Dieci puntate, queste della seconda stagione, che riescono ad accendersi un po’ solo sul finale, con l’arrivo di una vecchia conoscenza della serie madre: Jadis (Pollyanna McIntosh).
Il personaggio che aveva portato in salvo Rick a metà della nona stagione della serie madre ora è un elemento di spicco della CR, nemica giurata delle sorelle Bennet.
Troppo poco però per una stagione (discorso che vale per l’intero spin off) che non aggiunge però nulla in qualità alla serie principale.
Troppo deboli i personaggi, che per una sceneggiatura maldestra non vengono analizzati a dovere, così come i rapporti tra loro (quello tra Iris e Percy è solo uno dei tanti esempi che possiamo portare).
Quello che sembrava un personaggio chiave nella prima stagione, quello di Elizabeth Kublek (Julia Ormond) lascia troppo presto e in maniera troppo sbrigativa il campo dopo l’arrivo di Jadis (ora Anne).
La stessa parabola dei quattro personaggi principali, Iris, Hope, Silas ed Elton, sembra non essere arrivata ad una conclusione, rimanendo quindi sospesa.
Un personaggio che forse merita invece una menzione particolare e che risulta quello analizzato più in profondità è quello di Hack (Annet Mahendru).
Le ultime puntate, e soprattutto l’ultima, con un accenno al nostro caro Rick, uno sguardo più ravvicinato sulla base principale della CR e con una scena mid credit davvero interessante, non possono bastare a salvare due stagioni che davvero poco aggiungono alla serie madre, che ha avuto, nonostante i suoi alti e bassi, una propria identità.
Identità, alla quale questo The Walking Dead : World Beyond, non ha saputo aggiungere nuovi ed interessanti aspetti.