La tecnologia è al centro di questa serie tv britannica ideata e prodotta da Charlie Brooker (“Deadset” , “How Tv ruined your life”).
La tecnologia un po’ più avanzata rispetto alla nostra ma non di molto, ed è questo che rende più inquietante le nostre storie, anche perchè alcuni apsetti che vediamo negli episodi nel nostro tempo ci sono già, e tecnologia non significa solo progresso, benessere, e una vita migliore : significa stare attento a ciò che si dice e a ciò che si fa, a quanto si osa, a saper nascondere non ad alcune persone, ma alla rete intera, un qualcosa che se venisse a galla potrebbe rovinare per sempre la nostra vita. E’ questo il confine che viene percorso durante i vari episodi di Black Mirror, ovvero fino a quanto la tecnologia può esserci utile e quando invece ci si ritorce contro, nel lavoro, nella famiglia, e nella vita di tutti giorni.
Due mini seire da tre episodi ciacuna, slegati come storie tra loro ed uniti solo per il tema che abbiamo già introdotto, ed un epsiodio speciale. In tutto fanno 7, quindi anche per chi non ama le Serie Tv per la loro lunghezza potrebbe provare con questa, e quasi sicuramente ne rimarrà impressionato, in positivo.
Se dovessimo parlare brevemente degli episodi e dire quali e quanti di essi siano una realtà già possibile o meno potremmo definirli così:
– Messaggio per il primo Ministro : è uno degli episodi che racconta un fatto che potrebbe accadere già nel nostro tempo, anche domani: un video che gira su Youtube di una ragazza rapita, con un messaggio per il Primo Ministro Britannico, ed una richiesta, a lui rivolta dai rapitori, alquanto bizzarra per la liberazione della ragazza;
– 15 Milioni di celebrità : questo forse è quello che più si distanzia in termini di fattibilità dal nostro mondo per le tecnologie utilizzate ma che per idee è molto molto attuale : ragazzi che vivono in un ambiente altamente tecnologico e isolato dall’ esterno fanno attività monotone per guadagnare la possibilità di essere visionati da un trio di giudici in pieno stile X-Factor, molto molto triste come episodio, anche se non uno dei migliori ;
– Ricordi pericolosi : difficile tecnologicamente da realizzare per ora ma la storia che c’è dietro spaventa: ognuno ha un chip impiantato nel cervello in cui immagazzina tutti i suoi ricordi che può visionare in qualsiasi momento sul primo dispositivo video disponibile : metteteci una giovane coppia sposata in mezzo e capirete dove arriva la storia. Uno degli episodi migliori.
– Torna da me : è l’episodio pilota della 2a stagione, il migliore a mio parere. Ricalca un po’ la storia del film “Her” , e quindi come tecnologia è ancora distante un po’ dal nostro tempo ma la storia prende una piega molto più triste e macabra rispetto al film con Joaquin Phoenix, epico.
– Orso bianco : questo è lontano dai giorni nostri come mentalità ma a tecnologia potrebbe essere attualissimo: una donna si sveglia in una stanza, stordita, delle pillole a terra, forse si è o è stata drogata, esce fuori, e trova solo gente che la riprende dal telefonino: quando capirà perchè non le piacerà affatto, abbastanza sconvolgente.
– Vota Waldo : episodio che come il primo ha tinte politiche e che sia come tecnologia che come mentalità è fortemente attuale : un nerd mediocre come uomo appena scaricato dalla ragazza, da voce e movimenti ad un personaggio animato, Waldo appunto, che prima si diverte e prendere in giro un noto politico del luogo in vista delle elezioni, poi, sempre più spinto dalla popolarità, tenta una scelta che ricorda quella fatta da un noto personaggio televisivo nella politica italiana recente, molto molto interessante.
– White Christmas : è l’episodio speciale e forse quello che suscita meno interesse, nonostante la presenza di Mr. “Mad Men” Jon Hamm. Sono tre storie in uno stesso episodio che mescolano sempre il comportamento umano quando la tecnologia è utilizzata a livelli esasperati, ma nonostante l’ottimo Hamm è forse il meno coinvolgente della serie intera.
Una serie in cui viene esplorato a fondo il potenziale, soprattutto distruttivo che la tecnologia ha nei confronti delle persone, che quando la utilizzano senza un giusto criterio può arrivare non a peggiorare la nostra vita, ma ad annientarla completamente. Anche se noi esseri umani a volte siamo ben consci di questo, ed il nostro spirito “voyeur” o il nostro egocentrismo ci spinge a superare confini che una volta raggiunti ci portano alla perdizione.
In questi episodi l’umanità ha il duplice ruolo di schiava e carceriera nei confronti della tecnologia, perchè è essa a condizionare le nostre vite, ma siamo noi stessi a crearla in ogni sua nuova forma.
Se vedrete questa serie due sono le cose certe: sicuramente l’apprezzerete, e altrettanto sicuramente, prima di postare un video o una foto su Facebook, un twit, o qualsiasi altra azione sui social network, ci penserete almeno dieci volte.