GIADA ROBIN (Giada)
1) Come sei entrata a far parte del film?
Sono stata contattata direttamente dal regista.
Conoscevo Roberto da un paio di anni, avevamo già collaborato insieme sul set di un video musicale.
Lui poi mi ha confessato che mi seguiva già da tempo come cosplayer e che aveva notato la mia passione e le mie doti nell’interpretare i personaggi.
Perciò mi ha proposto un ruolo nel suo nuovo film e io ho pensato bene di accettare per mettermi alla prova anche nel cinema.
2) Parlaci di quello che è stato il tuo lavoro all’interno del progetto.
Ovviamente essendo la prima volta mi è stata assegnata una piccola parte, ma il lavoro consisteva in una giornata di riprese molto lunga ed intensa.
Sveglia alle 6 del mattino, colazione veloce e fase di preparazione con parrucchiera e truccatrice fino alle 10, abbiamo iniziato a girare subito dopo fino alle 18 circa.
C’è stata solo una piccola pausa pranzo, è stato molto impegnativo e fate conto che non avevo dormito la notte perché ero troppo eccitata.
La truccatrice si è dovuta dare da fare.
Il mio lavoro è stato far lavorare di più la truccatrice.
3) Parlaci brevemente del tuo personaggio all’interno del film.
Giada (giuro che il nome è del tutto casuale) è una donna molto bella ed elegante, dannatamente sexy e provocante.
Svolge la sua attività di escort (mmm…già vi interessa vero?), ma lo fa con molta discrezione e solo per uomini ricchi e potenti. Si veste sempre bene con pellicce appariscenti, nonostante il suo sarcasmo pungente riesce ad ammaliare chiunque con il suo fascino, una vera femme fatale insomma.
E’ la fidanzata dell’agente 066 (nel film interpretato da Michael Segal), con il quale sembra avere un rapporto un po’ burrascoso. Giada è un personaggio non protagonista, importante però nell’evolversi della storia e caratterizzato da tratti molto particolari.
E’ uno di quei personaggi che non restano inosservati.
4) Cos’è che maggiormente ti è piaciuto del tuo lavoro?
Finalmente ho potuto testare sulla mia pelle la differenza tra il cinema e teatro.
La formazione teatrale, mi ha aiutato molto nel parlare (a scandire bene le parole, avere una buona dizione ecc..), ma ho dovuto limitare molto la mia mimica facciale per avere un’espressività più naturale e meno grottesca.
Del resto sono abituata a fare video comici e posare per le foto cosplay, in cui invece è molto importante avere una buona mimica.
E poi diciamocelo, la verità è che sono una cazzona.
Questa esperienza mi ha sicuramente aiutato molto a capire meglio come funziona un set e mi ha spinto a volermi migliorare per testare anche altri generi (ovvero fare la persona seria).
5) Il compito più difficile che hai dovuto svolgere?
Ero emozionatissima, era la mia prima volta sul set di un film a lavorare con persone che non conoscevo e come se non bastasse, ho dovuto girare una scena molto intima con quell’omone di Michael.
Combattere la tensione e l’imbarazzo non è stato facile (bambino Johnson a noi due!).
6) Com’è stato lavorare con il regista Roberto D’Antona e con tutto il resto del cast ed i vari reparti che hanno permesso la realizzazione del film?
E’ stato produttivo e divertente allo stesso tempo.
Tutti hanno lavorato in maniera professionale e si sono impegnati al massimo per farmi sentire a mio agio sul set.
Abbiamo passato una bella giornata insieme.
Alla fine eravamo stanchi, ma soddisfatti.
7) Quali sono le tue aspettative per Fino All’Inferno?
Spero di essere venuta bene, perché sul grande schermo si notano tutti i miei difetti ahaha
Naaaa tralasciando la mia parte.
Per quanto ho potuto vedere, è un prodotto di alta qualità specialmente per lo standard italiano, sono sicura che farà faville!
8) Un ricordo o un episodio particolare accaduto durante la lavorazione del film.
Ce ne sono stati tanti, ma il più bello credo sia stato mentre stavo girando la scena intima con Michael.
Mi sono seduta velocemente sul letto e si è sentito uno strano rumore simile ad una scoreggia.. secondo di silenzio..
No, No vi giuro, non sono stata io! e siamo scoppiati tutti a ridere.
Ovviamente era stato il mio tacco che strusciando velocemente sul pavimento aveva generato quel rumore molesto, non avevo mangiato fagioli.
Comunque anche Segal che si allenava con gli estintori mi ha gasato parecchio.
9) Contenta di aver fatto parte di questo progetto?
Contentissima! Anzi, non vedo l’ora di lavorare al prossimo.