Home Serie tv Lotta tra maschi alfa: Billions – recensione stagione 1

Lotta tra maschi alfa: Billions – recensione stagione 1

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Billions: un programma maschio.

Potrebbe essere un payoff onesto della serie, che nasconde dietro i tecnicismi da Wall Street del pilot il reale core di Billions: una lotta tra due maschi alfa, interpretati ottimamente da Giamatti e Lewis, uomo di legge il primo che si danna la vita per mettere in galera il secondo, ricchissimo business man dell’alta finanza dai dubbi metodi.

Fosse tutto così netto sarebbe decisamente poco interessante. Fortunatamente, da una parte abbiamo un Chuck integerrimo, ligio alle regole per nevrosi e conflitti personali più che per morale, nonchè provvisto di gusti particolari a letto; d’altro canto non meno ambiguo è il milionario Axelrod. Perennemente in una zona grigia, ma affascinante, brillante, che non dimentica le proprie radici, non fa mancare nulla ai suoi collaboratori più capaci; non sarà difficile arrivare a chiedersi se questo sia davvero il ‘cattivo’ della serie

Nel mezzo, Maggie Siff, letteralmente: moglie di Chuck, ma anche psicologa del lavoro nell’azienda di Axelrod

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Questa la compri con i Billions.

Inutile dire che questa donna porterà non poca tensione nel conflitto tra i due; nel ritrarre un personaggio così forte, dominatrice in più sensi… la Siff è davvero notevole, e supera i suoi due colleghi.

MOLTO BENE

Le sfumature di grigio rendono il conflitto tra i due intrigante, ponendo le basi per riflessioni di non poco conto nei confronti di ciò che definiamo giusto e sbagliato, e dei compromessi che facciamo con noi stessi ogni volta che questa definizione viene rimodulata

MENO BENE

E’ una serie che prende i suoi tempi, e un finale per molti anti-climatico ne è l’esempio perfetto.

Non per tutti.