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Scream, meraviglioso ritorno a Woodsboro – La recensione

Dopo venticinque anni dalla prima strage di Ghostface a Woodsboro, il killer torna un’altra volta prendendo come bersaglio la giovane Sam e le persone a lei vicine. Qual è il segreto che nasconde la ragazza? Chiederà aiuto a degli esperti che hanno già vissuto quei momenti in passato.

Dopo un decennio da Scream 4, e qualche anno dopo le serie tv indegne e fallimentari, si torna a Woodsboro nel quinto capitolo intitolato semplicemente Scream. Il primo senza il  compianto Wes Craven alla regia, a cui il film è dedicato, ma comunque prodotto dall’iconico sceneggiatore della saga Kevin Williamson. Non si poteva desiderare seguito e omaggio migliore!

Scream è uno dei migliori sequel horror mai realizzati.
Jenna Ortega in trouble

Ci troviamo di fronte a un grande thriller/horror che celebra la saga di cui è coda, ma che allo stesso tempo si prende il tempo, e il coraggio, di cambiare le carte in tavola giocando coi cliché e coi nervi dello spettatore. Che i registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett fossero la scelta perfetta nel prendere il testimone lasciato dal Maestro Craven si era già visto nel loro precedente cult Finché morte non ci separi, crudo e divertente nascondino notturno con allegata una pungente critica alle armi e alla borghesia americana. Qui si torna ai fasti del primo Scream del 1996 dove Ghostface non era un semplice killer, ma si portava appresso la critica alla società di quel tempo.

Dalla prima scena, quando la giovane Tara risponde al telefono, veniamo catapultati nello spirito puro della saga, tra tanto metacinema e strizzatina d’orecchio ai fandom tossici, un grande male contemporaneo. Lo spettatore più informato si trova a rispondere alle domande del killer, simpatizzando con la prima vittima. Ghostface non è mai stato così brutale: mutila, pugnala a fondo, uccide senza remore e paura, arrivando anche a colpire per la prima volta alla luce del sole, all’aperto. Le scene delle uccisioni sono più lunghe, più violente e chi guarda si trova ad agonizzare con le prede dell’assassino. Sicuramente più gore dei precedenti, sembra di trovarci di fronte a quella brutalità cara al miglior Dario Argento.

Scream è una giostra di emozioni: si ride, si salta dalla sedia, si piange, si fa il tifo per i protagonisti, si rimane sbalorditi dai colpi di scena.

Ottimo ritmo, il film non ha mai un punto morto, scorre meravigliosamente e assesta in continuazione grandi colpi, tra plot twist, citazioni e deliziosi easter eggs. Un’appassionata lettera d’amore alla saga, senza ombra di dubbio. Bettinelli-Olpin e Gillett sono veramente bravi nel dimostrare la differenza tra imitare e omaggiare ed è per questo che sin da subito sembra di ritrovare l’anima di Wes Craven in quello che vediamo. La sceneggiatura di James Vanderbilt (Zodiac, Murder Mystery) e di Guy Busick (Finché morte non ci separi) è un gioiello di mistero, azione, orrore e dramma. Unisce perfettamente i personaggi originali con i nuovi e questi ultimi non sono solo body count, ma sono affascinanti, simpatici, sfaccettati e per una volta troviamo un Universo allargato che potrebbe offrire altri spunti originali per il futuro e non sempre il trio SidneyGaleLinus a dover fronteggiare il killer.

Neve Campbell e Courteney Cox sono Sidney e Gale

Funziona, e sorprende, l’aggancio della nuova final girl con la storia originale e sono divertenti questi giochi narrativi di avvicinarsi e allontanarsi al capitolo capostipite, come ogni ottimo requel (reboot più sequel) che si rispetti.

Scream non ti lascia un attimo di tregua e alla fine ti trovi a volerlo rivedere ancora e ancora per provare le stesse emozioni e carpire più dettagli.

Decisamente intelligente e divertente, funziona tutto il cast: ottima Melissa Barrera nei panni della nuova final girl Sam. Per una volta non troviamo lo stereotipo della ragazza perfetta, ma una con un passato problematico, che lotta coi suoi demoni e sensi di colpa. Jenna Ortega – prossima Mercoledì di Tim Burton per Netflix – è un grande talento da tenere sott’occhio, Jack Quaid (figlio di Dennis Quaid e Meg Ryan, adorato nella serie Amazon The Boys) è incredibile nei panni di Richie, Jasmin Savoy Brown e Mason Gooding sono deliziosamente simpatici e carismatici. Chiudono il nuovo cast le rivelazioni Sonia AmmarMikey Madison, già vista in C’era una volta a Hollywood di Tarantino, e il bravo Dylan Minnette.

Dall’altra parte non esiste Woodsboro senza Neve Campbell, sempre più brava e intensa, nei panni di Sidney Prescott, la tagliente Courteney Cox come Gale Weathers e il nostro amato eroe atipico Dewey interpretato da David Arquette (pensare che doveva morire nel primo film, ma visto l’impatto positivo che aveva avuto sul pubblico negli screen test, scelsero di ridargli vita). La cosa splendida, da non sottovalutare, è che questi tre personaggi sono sempre onesti a loro stessi, non si sono snaturati nel corso degli anni, sceneggiatura dopo sceneggiatura, come spesso capita nell’horror.

La quinta volta è meravigliosa quasi quanto la prima!

Questo Scream è un capolavoro del genere. Non ti lascia un momento di respiro ed è un continuo crescendo di grandi uccisioni, metacinema, tensione, citazioni, omaggi, battute memorabili, risate, mistero che sfociano in un clamoroso terzo atto finale che non scompare in un eventuale confronto con il primo capitolo.

I fan più tossici potranno lamentare il minutaggio ridotto del trio originale o qualche plot twist audace, ma il vero amante della saga non può non venerare questo quinto capitolo. Meraviglioso, imperdibile, emozionante, brutale: Wes sta brindando in Paradiso.

 

Qui la nostra recensione dei primi quattro capitoli della saga