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Finchè morte non ci separi | La Recensione

Onesto.
Non può forse sserci parola migliore per descrivere l’ultimo lavoro dei due registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, Finchè morte non ci separi.

Una pellicola che sfrutta un tema già visto e rivisto nel genere horror, quello del survival movie, ma che condisce il tutto con un ottimo tocco di comicità nera che lo rende diverso da quasi tutte le altre pellicole del genere.
Si vede sangue, si respira morte, e lo si fa per la quasi totalità della pellicola.
Ma si ride anche.
Certo, quel sorriso che sa molto di amaro, quel sorriso nascosto tra i denti che più nascosto non si può, e che rende il film più interessante di quanto ci si aspetti.
il tutto reso ancora più solido dalle buone interpretazioni dei vari interpreti su cui spicca per distacco quella di Samara Weaving, che nella pellicola veste i panni della novella sposa Grace, che divenuta moglie del rampollo della facoltosa famiglia dei Le Domas, diviene protagonista del loro macabro rito d’iniziazione riservato ai nuovi membri.

Signore e Signori, i Le Domas

Ed il lato tragicomico di cui è intrisa la pellicola sta proprio nel gioco alla quale Grace deve democraticamente, partecipare : Nascondino.
Sarà lei a no dover essere trovata.
Gioco stupido ma necessario pensa la novella.
Ma sono le modalità a non essere affatto stupide.

Nascondino, evvai!

Inizia così una lotta all’ultimo sangue in cui la tensione è sempre alta, tra una morte e l’altra tra una risata (a denti stretti) e l’altra, ed in cui, anche il finale ha il giusto di mix di sorpresa e coerenza con il resto della storia.
Una storia che non si prende molto sul serio, che strizza l’occhio al survival movie e che con i suoi momenti esilaranti e bizzarri ci tiene incollati allo schermo dal primo all’ultimo minuto.
Un film che però ha anche un messaggio dietro quel sangue e quelle risa isteriche.
Il ricco, il potente, può decidere della vita e della morte degli altri a suo piacimento, utilizzando le sue regole, le sue idee malsane, per soddisfare ogni sua voglia, dalla più limpida alla più malata.
Ed a farne le spese, spesso, sono coloro che non rientrano in quella cerchia di più fortunati.
Un messaggio che avevamo visto in chiave più socio-politica anche nella saga de La notte del giudizio.
E Finchè morte non ci separi è stato girato proprio a Novembre 2016.
Ricordate per caso cosa successe in quel periodo negli States?

L’anima del film riassunta in una sola foto

Non andiamo oltre, per non entrare in un vicolo senza uscita, e ritrovarci ad essere fottutamente fottuti.
Pensiamo ad altro, adesso, e in futuro, finchè morte non ci separi.