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Scream – Anatomia della saga

Sono passati quasi venti anni e la saga di “Scream” ha dimostrato di invecchiare anche bene ispirando serie come “Scream Queens” e “Scream” (prima stagione mediocre prodotta da MTv). C’è poco da dire, poca da fare: questa tetralogia ha rivoluzionato il genere slasher.
In molti si domandano: Cosa vuol dire slasher? Questo termine deriva da “To slash”, ferire profondamente con un’arma affilata, e si riferisce ai film horror dove un maniaco omicida (spesso mascherato) dà la caccia a un gruppo di persone utilizzando armi da taglio con lo scopo di ucciderli in modo cruento.

Wes Craven, genio che ci ha regalato anche la saga di “Nightmare”, ha diretto tutti e quattro i capitoli scritti da Kevin Williamson.
In questo speciale analizzerò ogni singolo capitolo di questa saga cult.

Scream (1996)

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La cittadina di Woodsboro viene sconvolta da una serie di omicidi. La sedicenne Sidney Prescott, orfana di madre, si trova sulla rete del killer appassionato di film horror.

Il primo film della serie e senza dubbio un capolavoro di rara genialità per il genere. La scena iniziale con un’ottima Drew Barrymore è incastonata nella storia del cinema!
E’ un favoloso saggio del genere horror con continue citazioni, riferimenti senza dimenticare la spiegazione di Randy delle regole da seguire in un film del genere con successiva dimostrazione sulla pelle degli altri protagonisti.

La tensione non manca mai insieme a una sottile ironia che caratterizza gran parte della saga. La sceneggiatura è eccezionale al servizio di una regia fantastica. Bè, stiamo parlando di Wes Craven!

Ogni membro del cast è perfetto nel proprio ruolo! La protagonista Neve Campbell (ruolo rifiutato da Reese Witherspoon e offerto a Drew Barrymore, che ha preferito di morire all’inizio) è credibile nei panni dell’innocente con gli attributi Sidney. Una ragazza con dei principi che porta con sé il lutto della madre la quale non accetta di vivere da vittima. Courteney Cox dà corpo alla giornalista affamata di successo Gale Weathers ed è in contrasto con il timido e impacciato vicesceriffo Dwight “Linus” Riley interpretato da David Arquette. Non mancano delle special guest di eccezione come Henry “Fonzie” Winkler nei panni del Preside e Linda Blair, famosa per “L’esorcista”, in quelli di una giornalista.

“Scream” è un film fresco e geniale che non perde di smalto di visione in visione. E’ stato giustamente un successo di pubblico e di critica! A quasi 20 anni solo “Scream 4” è stato capace di avvicinarsi all’eccellente livello di questo grande classico.

                                                                           VOTO: 5/5

Scream 2 (1997)

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In un cinema stanno proiettando l’anteprima di “Squartati”, slasher movie ispirato al libro di Gale Weathers basato sui fatti successi nel primo capitolo. Due studenti di colore vengono uccisi da Ghostface durante la proiezione. Sidney, che frequenta il College, sembra aver dimenticato gli eventi di Woodsboro ma questi due omicidi iniziano a farla preoccupare. Randy, altro superstite del primo episodio, è molto più scettico ma si ricrederà! Il killer è tornato e inizia a mietere vittime nel College.

Il secondo episodio non raggiunge lo splendido livello del predecessore, ma sembra non avere questa ambizione. Sicuramente non delude! Continua a esserci la fantastica ironia; qui Wes Craven e Kevin Williamson ironizzano come non mai sul fatto che i sequel raramente sono all’altezza del primo capitolo e lo spettatore non può che dargli ragione. Simpatica la critica che fa alle trasposizioni cinematografiche hollywoodiane degli eventi: se la Casey del primo episodio se ne stava vestita in casa, nel film del film la troviamo nuda pronta a farsi una doccia.
In “Scream 2” troviamo sempre più metacinema e omicidi! Non mancano anche qui le regole di Randy, questa volta sui sequel. Impossibile non amare questo personaggio!

Le new entry funzionano in parte: Sarah Michelle Gellar, allora agli esordi con il telefilm “Buffy – l’ammazzavampiri” e lo slasher movie “So cosa hai fatto” scritto sempre da Williamson, allora si confermò come scream queen ed è un peccato che sia così poco presente. Ottimi Liev Schreiber e Timothy Olyphant e buono Jerry O’Connell. L’unica pecca è la mediocre, a essere buoni, Jada Pinkett che con la sua interpretazione sopra le righe non riesce a dare credibilità e tensione alla sua scena di morte, al punto che risulta comica quasi come la sua stessa parodia in “Scary Movie”.

Da non sottovalutare il breve cameo di Tori Spelling! Lo spettatore attento si ricorderà che nel primo episodio Sidney dice ironicamente “con la mia fortuna, Tori Spelling potrebbe interpretare me stessa in un film” ed eccola in questo sequel!

Anche se mossi per fare soldi “Scream 2” ha la stessa ironia, tensione, genialità del predecessore anche se l’originalità comincia un pò a venire meno.

                                                                        VOTO: 3,5/5

Scream 3 (2000)

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Sidney Prescott si è ritirata nel Nord della California in cerca di solitudine e pace. Purtroppo questa tranquillità finisce subito visto che a Hollywood è in produzione “Squartati 3”, terzo capitolo che racconta i fatti successi a Woodsboro. Gli attori del cast cominciano a morire uno dopo l’altro costringendo Sidney a tornare da Linus e Gale Weathers.

Dopo la scuola superiore e il college si sposta un’altra volta la location di questa saga. Ci troviamo a Hollywood e Craven, qui orfano di Williamson perché troppo impegnato in altri progetti, si diverte a sfottere e criticare il mondo dello showbiz presentando personaggi diversi, ognuno con i propri grandi difetti: troviamo l’attore tossico, l’attrice bionda che vuole ribellarsi ai ruoli solo “fisico senza cervello”, quella nevrotica piena di soldi che studia a fondo il personaggio e l’emergente quasi miracolata la quale ha l’opportunità della vita. Non manca il nero costretto a lavorare in quel genere perché non capita spesso un’occasione del genere a quelli di colore. Sono tutti atteggiamenti che fanno riflettere!

Purtroppo negli svolgimenti cominciamo a notare molta stanchezza e poca originalità! Ehren Kruger, futuro sceneggiatore di “The Ring” e regista di “The Skeleton Key” allora alle prime armi, non ha la stessa ironia di Williamson nello scrivere la storia e i vari sviluppi. Comunque sia lo spettatore continua a divertirsi, ma smette di stupirsi in un tradizionale thriller hollywoodiano. Non mancano i bei momenti come quello dell’esplosione o del preludio al finale con i superstiti che iniziano a fuggire da Ghostface nella villa, sfociando tutto nella scena degli specchi (non dico altro per evitare spoiler).

Il finale è la parte peggiore del film… Più lo si vede e meno convince! Fa storcere il naso sia l’identità dell’assassino che il movente. Il tutto viene presentato in maniera un pò sbrigativa.
I fans di “Star Wars” non possono non amare il simpatico cameo di Carrie Fisher!

Comunque sia “Scream 3” è un buon intrattenimento, lontano dal capostipite, che era così pieno di idee meravigliose.

                                                                        VOTO: 2,5/5

Scream 4 (2011)

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Sidney è riuscita a superare gli eventi successi nei precedenti capitoli e ha scritto un manuale di auto-aiuto che l’ha portata a promuoverlo in un tour promozionale il quale finisce a Woodsboro, il luogo dove ha avuto origine tutto. La protagonista incontra lo Linus, ora sposato con Gale e si rivede in sua cugina Jill. Purtroppo il killer torna in azione e seminerà il panico nel liceo.

Torniamo alle origini e agli splendidi livelli del capostipite! Già nel bizzarro prologo ci viene mostrato come il genere horror sia in overdose di sequel che perdono di credibilità episodio dopo episodio. Sono passati 11 anni dal terzo capitolo e ora troviamo i torture porn come film di tendenza del momento. La gioventù è assuefatta dagli smartphone e hanno l’applicazione per parlare come Ghostface!
Ormai tutti sono su internet e si raggiunge il successo per vie sbagliate. Questo succede non solo in America, ma anche in Italia!

In “Scream 4” troviamo un altro meraviglioso saggio sul cinema horror e sulla società attuale molto vera senza tante sviolinate.
Un film tagliente, geniale che si apprezza ancora di più facendo caso ai collegamenti con il primo capitolo.
La maggiorparte delle scene sono indimenticabili. Qualche esempio? Gale nel capannone, l’ultima mezz’ora a dir poco meravigliosa con una strizzata d’occhio a “Scream” senza dimenticare la parte autolesionista inquietante. Per una volta il killer è mosso da un movente originale che arriva come un pugno allo stomaco!

Le new entry sono eccellenti: da Emma Roberts, ormai star di “American Horror Story” e del prossimo “Scream Queens”, qui nella sua migliore interpretazione alla bella e brava Hayden Panettiere. Troviamo anche Rory Culkin, fratello del famoso e dannato Macaulay, ma anche Adam Brody che ha uno scambio di battute con Anthony Anderson cult! Geniale la carneficina di star dei telefilm di oggi nel preludio.

Che dire, “Scream 4” ha freschezza, originalità, tensione e genialità. Tutte qualità che rendevano splendido il primo capitolo!

                                                                       VOTO: 4,5/5

 

Se non avete ancora visto la saga di “Scream” vi consiglio di recuperarla! Se l’avete già goduta, Rivedetela!
Questa tetralogia non passa mai di moda. Speriamo che questo telefilm sia all’altezza dell’originale.