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Maggie (Contagious)

Uno Schwarzy intenso e sentito come non era capace, o come non poteva perchè orientato all’action puro e al badile di muscoli che aveva e che Hollywood chiedeva: questo è il motivo per vedere Maggie, Horror indie dove per ‘Horror’ si intende un pretesto, un plot-device che poteva tranquillamente essere sostituito da una qualunque malattia terminale.

Maggie ( Abigail Breslin, il cui passato da baby-attrice sembra più roseo del suo futuro ) e suo padre vivono infatti in un mondo dove un virus ti trasforma in zombie: vieni morso, diventi uno zombie, e inizi a mangiare i tuoi cari; questo è quanto. Maggie viene morsa, e questo verrà trattato nel film come un cancro o un virus, ma comunque terminale.

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Sadness a iosa

Non c’è traccia o accenno a una cura, una spirale di salvezza: sanno tutti come andrà a finire, dai personaggi allo spettatore. E se il dramma di un padre che semplicemente non vuole pensare a quello che la figlia sta diventando, di questo leone in gabbia il cui dolore è vivo nello sguardo, nella postura è ben portato dal nostro Schwarzy, purtroppo non si dipana come dovrebbe; i personaggi non sono approfonditi e ci troviamo davanti a frammenti di sensazioni e di accadimenti, che lasciano il tutto un po’ superficiale a livello di emozioni. Forse le cose sarebbero andate diversamente, anche solo focalizzando maggiormente il film sul padre.

Persino il finale lascia -negativamente- sorpresi, con un anti-climax che, se da un lato dà dignità al personaggio, dall’altro è metafora dell’intero film, togliendo a un attore che davvero stupisce nel suo rimettersi in discussione la possibilità di mostrare ciò di cui è capace. Un vero peccato.

VOTI FINALI
voto
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Direttore e Fondatore

Il lavoro e la vecchiaia incombono, ma da quando ho memoria mi spacco di film di fantascienza, dove viaggio di testa fino a perdermi, e salto in piedi sul divano per dei tizi che si menano o sparano alla gente come fossero birilli. Addolorato dalla piaga del PG­13, non ho più i nervi per gli horror: quelli li lascio al collega, io sono il vostro uomo per scifi, azione e film di pistolotti metacinema/mental/cose di finali tripli.