Inside No.9 è una serie antologica, costituita da singoli episodi ciascuno, one-shot di 30 minuti aventi le seguenti cose in comune:
- Ogni episodio è ambiento a un civico numero 9;
- Ogni episodio vede gli ideatori Pemberton, Shearsmith nella parte di personaggi completamente differenti per genere, periodo storico, contesto
- Ogni episodio ha un ribaltamento della situazione, twist, anticlimax da mascella a terra.
E’ quantomeno complicato dire altro su Inside No.9, se non spendendo altre parole buone: ogni episodio è un piccolo capolavoro per scrittura, dialoghi; alla peggio diverte e intrattiene con intelligenza, alla meglio è un indimenticabile trattato su come togliere il fiato in 30 minuti e con un bidget irrisorio
Probabilmente The 12 Days of Christine é il punto più alto a livello di emozionalità; dal punto di vista tecnico, invece, sono impressionanti A quiet night in, girato con circa una dozzina di parole in tutto l’episodio; per non parlare di Cold Comfort, episodio agghiacciante della stagione 2 totalmente ripreso con webcam e telecamere a circuito chiuso. Se pensate non si possa restare di sasso con una vicenda completamente girata in interni di ufficio, vi ricrederete!
Un altro aspetto senz’altro piacevole di Inside No.9 è come i due autori siano stati capaci di spaziare così efficacemente nei generi, e in modo mai banale; ne sono un perfetto esempio i titoli a sfondo horror, la chiusa di entrambe le stagioni: The Harrowing è quasi accademico, pur con note di humor deliziose; Seance Time cambia velocemente nota, sorprendendoci più volte.
Come avrete capito, Inside No.9 è davvero imperdibile, e non recuperarlo sarebbe un peccato capitale!