Ash vs Evil Dead rivede il nostro eroe più o meno dove lo avevamo lasciato: sbruffone, donnaiolo, commesso di un supermarket… ma era anche così scemo?
La premessa è dolorosamente affermativa: il nostro si ritrova in balia dei demoni partoriti dal Necronomicon solo per fare il bello con una donna; un veloce plot device e ci ritroviamo esseri grotteschi e posseduti morire male sotto le mani, pardon, la mano di Ash e la sua crew. Pur restando Bruce l’element portante della saga, la serie introduce, giustamente, due comprimari a far dal contraltare all’ ‘eroe’: la Final Girl e un ragazzo leggermente meno scemo.

C’è inoltre una piacevole rimpatriata con Xena nella parte di..se stessa, in pratica.
La dura realtà è che in questa serie c’è un pò troppa comicità demenziale – appena accennata nei primi due capitoli de La Casa, ben presente ne l’ Armata delle tenebre – quando invece sa dare il meglio nei momenti dark; in particolare l’ultimo episodio in alcuni momenti ci riporta alla atmosfere del remake del 2013
Molto bene
Solo a me ricorda il licker?
Il design dei demoni, effetti speciali di buona fattura; il ritmo serrato, con episodi corti e frenetici. Kelly è un’ottima spalla come spalla badass del buon vecchio Ash
Meno bene
(molto) meno bene.
Ash troppo spesso sposta l’asticella della deficenza verso l’alto; i personaggi secondari danno poco alla serie, se non la funzione di carne da macello dell’episodio; l’anticlimax finale tronca la serie, in vista della sicura seconda stagione.
Per concludere, un piacevole passatempo, ma lungi dal cult del ‘Groovy’ degli anni d’oro.