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A Quiet Place II – La Recensione

L’incipit di A Quiet Place Part II sembra una scena tagliata dal primo episodio di questa sorprendente saga horror/sci-fi.

Un inizio folgorante, teso al limite del sopportabile. Non solo è una sorta di prequel dei due film, ma è un intelligente espediente per estendere l’universo narrativo di A Quiet Place (qui la recensione), offrendo allo spettatore informazioni nuove sulle origini di questo scenario post-apocalittico. Chi o cosa sono queste creature, da dove vengono. Questo è il Day 1.

Introdotto il film non resta che riprendere da dove il sorprendente John Krasinski ci aveva lasciati: Evelyn (Emily Blunt), Regan (Millicent Simmonds), Marcus (Noah Jupe) e il piccolo appena nato hanno perso il protettivo padre e premuroso marito Lee (John Krasinski).

Regan ha scoperto che il feedback audio ad alta frequenza del suo apparecchio acustico può rendere vulnerabili le creature, ma la loro casa è andata distrutta. E’ giunto dunque per loro il momento di cercare un nuovo riparo o altri sopravvissuti. Casualmente la famiglia s’imbatte in Emmett (Cillian Murphy), un solitario ex amico di Lee, che con un po’ di riluttanza li ospita provvisoriamente nel suo bunker. Mentre decidono il da farsi, dalla radio partono le note di “Somewhere Beyond the Sea” di Frank Sinatra. Regan capisce che non è un caso e che dietro quella celebre canzone c’è un messaggio subliminale. E’ ora di rimettersi in cammino.

Dopo il successo clamoroso di A Quiet Place del 2018, John Krasinski si è avvalso di un budget di 61 milioni a fronte dei 17 del primo capitolo, per realizzare questo attesissimo sequel.

I soldi sono serviti al regista per estendere la narrazione oltre l’intimo contesto rurale del primo episodio, introducendo nuovi personaggi e comunità di superstiti. Ma soprattutto il regista ha fatto un uso più massiccio del CGI, senza però snaturare la narrazione e lo spirito della pellicola. Krasinski riprende con fermezza le redini del discorso, confezionando ancora una volta un riuscitissimo survivor movie. L’autore sdoppia l’asse narrativo. Da una parte Regan ed Emmett che intraprendono un viaggio “da qualche parte oltre il mare”, seguendo l’indizio musicale. Dall’altra Evelyn, Marcus proteggono il neonato dall’attacco delle mostruose creature.

Anche se il personaggio di Emmett è forse un espediente non del tutto riuscito, troppo scarico nella definizione psicologica e succedaneo della morte di Lee, la tenuta del film riesce comunque a non risentirne affatto.

Krasinski si conferma un autore raffinato e molto tecnico.

A Quiet Place Part II come il primo capitolo è un horror asfissiante, è action dinamico, ma soprattutto è un dramma familiare molto coinvolgente, anche grazie all’annata pandemica che stiamo vivendo.

Il sottotesto è sempre lo stesso: quello che apparentemente è un handicap, spostando le coordinate, può diventare una preziosa risorsa di e in questo caso un’arma sonora. E’ per questa ragione che tutto ruota intorno alla vera eroina di A Quiet Place: Regan, interpretata ancora una volta da una straordinaria Millicent Simmonds, classe 2003, che, come il suo personaggio, ha un impianto cocleare, avendo perso l’udito prima dei 12 mesi di vita, ma che è nata per fare questo mestiere.