Oggi scriviamo di Split in modo un pò diverso dal solito, con un articolo in 23+1 punti:
- Shyamalan si è ripreso: The Visit non era un caso, la cura a base di budget risicato funziona
- McAvoy è il cattivo del film, e anche il vero protagonista
- Il ’23’ del film fa riferimento alle personalità multiple del nostro
- In realtà il +1 del titolo è uno spoiler. Scusate..
- The more you know: in realtà non si vedranno tutte le personalità in azione; se ne vedono di più in Identità
- Quest’uomo andrebbe coperto di premi per come è capace di passare da una personalità all’altra con alcune sfumature, pochi accessori, due stracci, senza dover stare sopra le righe
- Al contrario, le tre ragazze rapite a inizio film non brillano per presenza, e tolta quella problematica, le altre sono monodimensionali
- What a twist! è uno Shyamalan, quindi è doveroso aspettarsi un colpo di scena; in Split c’è un cambio di genere sul finale, inaspettato ma che a mio avviso funziona
- What a twist! (parte seconda) non se l’aspettava nessuno, ma Shyamalan se ne esce con il cameo di una nostra vecchia conoscenza. Marvel style.
- What a twist! (parte terza) non ce l’ho 24 cose da dire su Split, ma una per finire si: forse pecca di tensione e reale senso di pericolo imminente, ma il McAvoy dipinge ‘un’ personaggio -letteralmente- mostruoso, ben diretto da Shyamalan.