Home recensioni horror The Visit – di M Night Shyamalan (2015)

The Visit – di M Night Shyamalan (2015)

jamovie-the-visit-poster-headimg

The Visit ha spaccato la redazione: a questo giro sembra proprio che abbiamo visto due film diversi!

l’opinione del Dr. Gabe

Non starò qui a dilungarmi su quanto Shyamalan sia passato da quella figura di promesso futuro Spielbergh di epoca Sesto Senso a sfornare film indifendibili; una cosa però è certa: la cura dimagrante del budget gli ha fatto benissimo.

Con incassi che coprono decine di volte la cifra investita, The Visit è un horror che fa della tecnica il suo maggior punto di forza: a partire del tanto odiato found footage, con cui il regista gioca in modo davvero abile, ma soprattutto lo rende giustificato e mai pretestuoso, dandogli una dignità e un fine (e se credete sia facile, non avete visto Paranormal Activity 2).

Non meno importante, Shyamalan gioca anche con i clichè, i nostri preconcetti maturati da anni e anni di horror; tentare di capire davvero cosa sta succedendo è semplicemente inutile, soprattutto con una nonnina simile, che vi manderà inevitabilemente fuori pista più volte, con momenti horror che a volte si risolvono in un nulla di fatto, ma restando dannatamente efficaci. Il twist ovviamente arriverà, ma a differenze del passato, è coerente e non il  centro di tutto il film.

A supporto di un’esecuzione pulita ed efficace, vi è un cast sconosciuto ma davvero in gamba; degli anziani è la nonna a rubare la scena, mentre i due ragazzini sono entrambi capaci. Se pensate che il fratello minore sia lo stupidotto della coppia, aspettate di vedere la sua analisi comportamentale della sorella… davvero niente male.

The_Visit_1-620x400
Un fotogramma che racchiude l’essenza del film: un amorevole gesto? andate a guardarlo..

Quello che forse stona davvero in the Visit, dopo un finale funzionale seppur dallo svolgimento un po’ sbrigativo, è il classico pappone ‘volemosebene’ che per un attimo mi ha ricordato il peggior Shyamalan. In ogni caso, consigliatissimo!

UN BEL FILM, WHAT A TWIST!

VOTO : 3.5 / 5

 

l’opinione del Biondo:

M. Night Shyamalan è tornato, dopo il suo ultimo lungometraggio “After Earth” con Will e Jade Smith. E dopo un film così la domanda ora nasce spontanea: ed hai anche il coraggio di tornare in cabina di regia? Per sfortuna si, ma il genere questa volta è diverso, perchè il regista indiano classe 1970 è tornato al suo vecchio amore: l’horror.
Eppure,
come è da poco successo per Wayward Pines, la serie Tv cancellata dopo una stagione e con protagonista Matt Dillon, anche con The Visit abbiamo la sensazione del “mh, si carino, però manca qualcosa”.

Partiamo con ordine: per essere un horror, i personaggi già mettono molto interesse per la visione del film. Ci sono due giovani adolescenti, Rebecca e Tyler, che si apprestano a conoscere finalmente i nonni materni, nonostante la loro giovane madre non sia proprio entusiasta dell’idea.
I due anziani signori sembrano due nonni come tanti altri, gentili, affettuosi ed entusiasti nel conoscere i loro nipoti. Ma ogni sera, dalle 21.30 in poi, ora della nanna in casa Jamison, succedono cose molto strane, cosi come strani sono i due vecchietti, che sembrano non essere proprio quello che sembrano.

Il rapporto tra nonno e nipote è uno di quei legami che a tutto ci fa pensare meno che ad un qualcosa di spaventoso e terrificante. Quello che però accade nella pellicola di Shyamalan è proprio questo: questo legame viene scombussolato e diventa un qualcosa di angosciante. Il tutto quindi poteva essere una vera a propria bomba dal punto di vista della resa del film, sia a livello di emozionalità che a livello di tensione. Ed effettivamente, il livello tensionale è ben presente, aiutato dal fatto che la storia avanza di giorno in giorno, per una settimana, quella che i giovani Tyler e Rebecca dovranno passare nell’abitazione dei nonni. La curiosità e l’attesa per qualcosa che deve accadere c’è, si nota, non è molto coinvolgente ma è presente. La scena del nascondino tra nonna e nipoti è una di quelle che rimarrà impressa ai più e che strizza un po’ l’occhio alle pellicole di genere dell’estremo oriente.

Ma Shyamalan mette un ingrediente in più nella storia : quello dell’umorismo. Sono i due giovani ragazzi ad impersonificarlo, con le loro battute, i loro modi innocenti di fare, la loro spensieratezza, che poco a poco viene minata dagli strani comportamenti dei loro nonni. Se questo aspetto da un lato ci mostra una storia macabra ma con l’occhio di due giovani, dall’altro lato però tende a stemperare troppo quella tensione e quell’interesse dietro le due strane figure di anziani signori, e su quello che realmente sono.

Buona la scelta di girare il film in found footage, unendolo alla passione per la regia e il cinema della giovane Rebecca, e mostrando l’incontro / scontro tra il mondo rurale con quello tecnologico e moderno dei due ragazzini, che comunicano con la loro madre via Skype.

Buona anche la nuova veste horrorifica che il regista da alla figura dei nonni, aiutato soprattutto dall’interpretazione di Deanna Dunagan, che solo con il suo sguardo riesce a trasmettere nello spettatore angoscia e paura.

02
YAHTZEEEEEEEE

Quello che manca però è tutto il resto. A cominciare dal tono troppo fanciullesco ed ironico presente in alcune scene, che distolgono un po’ troppo l’attenzione da quello che sta realmente accadendo ai due giovani nipoti; questi sono anch’essi un po’ troppo poco presenti dal punto di vista dell’interpretazione, così come il oro nonno Pop, assolutamente non all’altezza della sua consorte e che non aiuta a tenere alto il livello di tensione della pellicola. Il finale, che parte molto bene, con quella che dovrebbe essere “l’ultima cena” prima del ritorno a casa di Tyler e Rebecca, finisce poi per essere troppo sbrigativo e per perdere quella tensione giusta per un film del genere.

Di positivo ci resta che per una volta è passato un horror nelle sale italiane che non parla di diavoli, pestilenze, zombie e assedi casalinghi vari; di negativo che ancora una volta non è arrivato quell’horror che in una sala italiana vorresti vedere e ricordare per i mesi a venire.

PROVACI ANCORA SHYAMALAN

VOTO : 2.5 / 5

Articolo precedenteA Bigger Splash
Articolo successivoJessica Jones
Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

‘Rest..In..Peace’