Home recensioni azione Ride: sperimentazione, innovazione, adrenalina made in Italy – La recensione

Ride: sperimentazione, innovazione, adrenalina made in Italy – La recensione

Gli amici Max (Lorenzo Richelmy) e Kyle (Ludovic Hughes) sono due riders acrobatici. Un giorno vengono invitati a partecipare a una gara di downhill con in palio 250.000 dollari, mentre riflettono se accettare o no vengono rapiti dagli stessi organizzatori. I due giovani si troveranno dentro a una corsa per la vita superando i propri limiti fisici e psicologici.

Scritto dagli stessi registi del bel ‘Mine’, questo action ‘Ride’ esce al cinema accompagnato con un fumetto in uscita con la Gazzetta dello Sport  e con un romanzo. Un film italiano che respira sperimentazione e internazionalità. Compito riuscito? Diciamo di sì!

Girato in gran parte con le Go-Pro il film ha nella regia di Jacopo Rondinelli il proprio marchio di fabbrica. Al suo debutto come regista cinematografico è chiara sin da subito la sua provenienza da videoclip e spot pubblicitari. Sa come creare ritmo, come non annoiare con la camera, è sicuro di quello che fa. Quando l’azione non viene ripresa con le action cam molto spesso ci viene mostrata attraverso uno schermo di un pc, di una telecamera di sorveglianza. E’ chiara l’ispirazione al telefilm iconico ‘Black Mirror’ visto come denuncia l’ossessione per i social e ci fa vedere che siamo continuamente monitorati da un occhio superiore. Sembra di vedere un videogioco orchestrato in maniera ottima.

Let’s take a ride!
‘Ride’ è un bel giocattolone che fa il suo lavoro intrattenendo e non annoiando.

La sceneggiatura di Fabio Guaglione, Fabio Resinaro e Marco Sani è in funzione della regia. E’ chiaro che tutta la baracca non si aggrappa alla scrittura. Dopo un inizio molto convenzionale, quando lo spettatore accenna ad annoiarsi, arriva una seconda parte decisamente migliore che ci regala qualche bel plot twist e un tono più cupo. I personaggi presentati non vengono molto approfonditi e qualche dettaglio non viene per niente spiegato, il che fa sperare in una seconda parte. Non possono passare inosservate sia le varie citazioni cinematografiche a cult come ‘Il mago di Oz’ e ‘Shining’ che lo schermo dei vari checkpoint il quale richiama il monolito di ‘2001: Odissea nello spazio’.

‘Ride’ è uno scontro contemporaneo tra maschi alpha, com’era in antichità lo spettacolo dei gladiatori o dei cavalieri a cavallo. Siamo noi il pubblico di voyeur e possiamo scegliere per chi tifare: quello con famiglia o quello con debiti?

Bravissimo Lorenzo Richelmy nei panni di Max, attore di estrema versatilità, orgoglio italiano di grande carisma e intensità. Interessante scoperta il comunque ottimo Ludovic Hughes al suo primo lungometraggio. Grandissimo il lavoro di montaggio a cura di Filippo Mauro Boni e Fabio Guaglione, sicuramente una delle qualità migliori di questo action/thriller.

Il bravissimo Lorenzo Richelmy

‘Ride’ è un film da vedere già solo per la voglia di innovazione, sperimentazione, denuncia. Il cinema italiano ha voglia di fare prodotti originali nel mainstream e si vede. Sicuramente non è un film esente da difetti, ma è comunque un bel giro su una giostra carico di adrenalina.

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Redattore e Co-fondatore

Cantante lirico, attore, insegnante e... cinefilo! Amo il cinema in ogni suo genere con un'adorazione particolare per il cinema europeo specialmente britannico, visto che sono un sostenitore della scuola inglese. Molto spesso dalla parte opposta dei blockbuster e sulla strada degli indie e del cinema d’autore non solo di oggi... Pochi effetti speciali e molte emozioni!