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Black Mirror 4 – nel bene e nel male, l’evoluzione della serie

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Black Mirror 4 non è banale da giudicare; o meglio, è quasi lo specchio di come ci si possa scindere tra fan della vecchia guardia, rocciosi e inflessibili; oppure, neofiti dalla mente sgombra e aperta al nuovo. Un conflitto che certamente ha mietuto vittime anche questo Natale per una certa saga

Ma restando su Black Mirror 4: le prime due stagioni erano antologie brevi -sia per numero di episodi che per durata degli stessi-, veloci e letali fendenti alla mente e allo stomaco dello spettatore, il quale si ritrovava con gli occhi sbarrati dopo la visione.

Una visione inquieta di un futuro, spesso presente, dove la deriva tecnologica ha mangiato la vita e il cuore ai protagonisti.

La terza stagione nel passare a Netflix ne guadagnò in mezzi e introdusse un concetto fino ad allora estraneo alla saga: la possibilità di un happy ending. Riuscitissimo in tal senso San Jupinero, contrapposto all’altrettanto valido Shut up and dance che resta invece fedele alle origini, privandovi della tranquillità domestica con 52 minuti di ansia.

Giunti alla quarta stagione, l’evoluzione della serie è ancora più marcato. Un bene o un male? Paradossalmente, gli episodi più riusciti sono proprio quelli lontani dalle origini; cerchiamo quindi di abbandonare ogni pregiudizio, e considerare questa serie a sè, episodio per episodio: del resto, l’alternativa sarebbe bocciare a priori qualsiasi puntata dove si può sorridere?

 

USS Callister

Paradigma dell’evoluzione della serie: un lungo episodio di 76 minuti, spesi principalmente come parodia di Start Trek. Ma non mancano certo concetti forti come l’alienazione sociale, cyber-bullismo, clonazione. Cast in forma e intrattenimento garantiti, con un retrogusto amaro forse troppo nascosto. Per me è SI

Arkangel

Ci sono concetti di assoluto interesse in Arkangel, tramite la storia di una madre iper-apprensiva che implementa una sorta di controllo remoto 24/24 sulla figlia. Come costruire una propria individualità, il senso di giusto e sbagliato, o il solo concetto di pericolo, quando un genitore-admin può monitorare tutto ciò che vedi e censurarlo se necessario? Peccato per la regia della Foster, ferma ma piatta, che fatica a costruire la tensione necessaria. Per me è NO

Crocodile

Diventa presto chiaro il significato del titolo, in un thriller condito da una tecnologia di tracking della memoria che costringerà un’assassina a un vortice inaspettato di sangue. Magnifiche ambientazioni, ma di base ci troviamo davanti a un poliziesco che innalza il bodycount in modo quasi grottesco. Per me è NO

Hang the Dj

Il significato del titolo questa volta vi sarà chiaro solo a pochi secondi dalla fine… probabilmente il miglior episodio tra i sei, Hang the dj sposa al meglio la filosofia à la Black Mirror della vecchia guardia (tecnologia sottile ma invadente, capace di mutare senza accorgersene la normale vita umana) ma senza colpire allo stomaco. Quando rendere vetusto un sito di incontri online porta a vivere un anno di fronte a una persona che odi, forse. Il San Jupinero della stagione 4: decisamente SI

Metalhead

Metalhead è futuro distopico, disperazione umana perseguitata da freddo metallo. Il conivolgimento emotivo è forse meno del dovuto e il design del villain non colpisce, ma l’uso del b/n e un twist efficace ben sposano l’idea che la serie può esplorare nuovi orizzonti. SI per il coraggio

Black Museum

Una strizzata d’occhio continua verso i fan, con una tripletta di storie circondata da Easter egg. La cornice è purtroppo poco incisiva, e ci si chiede con rammarico come sarebbe potuto essere un episodio a sè dedicato alla scimmia coccolosa. O al Dottor dolore. Per me è NO

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Direttore e Fondatore

Il lavoro e la vecchiaia incombono, ma da quando ho memoria mi spacco di film di fantascienza, dove viaggio di testa fino a perdermi, e salto in piedi sul divano per dei tizi che si menano o sparano alla gente come fossero birilli. Addolorato dalla piaga del PG­13, non ho più i nervi per gli horror: quelli li lascio al collega, io sono il vostro uomo per scifi, azione e film di pistolotti metacinema/mental/cose di finali tripli.