Dan Forester (Chris Pratt), ex veterano della guerra in Iraq e insegnante liceale di biologia, conduce una normale vita borghese, nella speranza di migliorare la sua situazione professionale per garantire un futuro migliore alla sua splendida famiglia composta dalla moglie Emmy (Betty Gimplin) e dalla figlia Muri.
Durante un importante evento sportivo, in diretta mondiale, si palesa un gruppo paramilitare che viene dal futuro, esattamente dal 2051 dove l’umanità è in guerra contro delle feroci creature aliene.
A corto di soldati il mondo di domani è costretto ad arruolare i soldati di oggi, compreso ovviamente il nostro Dan che viene “teletrasportato” nel futuro ad affrontare una specie di missione suicida della durata di 7 giorni.
Ad attenderlo bestie assetate di sangue, corpi orrendamente mutilati e un mondo che combatte una guerra che non può vincere.
The Tomorrow War – La Guerra di Domani, disponibile in esclusiva su Amazon Prime Video dal 2 luglio è uno dei tanti film concepiti per l’uscita in sala ma che sono stati sacrificati per colpa della pandemia, in un percorso distributivo home video, che ha senza dubbio penalizzato il prodotto finito.
Perché il merito principale di questa divertente esperienza videoludica è tutta negli effetti speciali, negli scontri a fuoco e nei faccia a faccia tra umani e bestie aliene.
200 milioni di dollari per un chiassoso monster movie tra Edge of Tomorrow e Starship Troopers, ma che in realtà cita tanti altri film di genere. Alien ad esempio, nel “vis à vis” tra la belva e la bravissima Yvonne Strahovski, a confronto con quello cult di Sigourney Weaver. Ma anche Interstellar, nel rapporto padre/figlia a spasso nel tempo. Questo a conferma di una certa verve nella scrittura che però purtroppo, come spesso accade nei film che parlano paradossi temporali, presta il fianco ad alcune incertezze. Per il resto The Tomorrow War è un blockbuster estivo godibilissimo. Adrenalina allo stato puro e momenti cominci che trovano in Chris Pratt un perfetto interprete, l’eroe comune, un po’ impacciato, ma che nel momento giusto sa farsi valere. L’attore è piuttosto in difficoltà invece nei momenti drammatici soprattutto nei duetti con Yvonne Strahovski.
Tra sentimentalismi, loop temporali e pura action, si fa largo nel corso del film, anche una sana quota orrorifica, ben valorizzata dal regista Chris McKay (The Lego Movie).
Piacevole nel ruolo del padre di Dan un J.K. Simmons, in pieno rispolvero fisico, che interpreta un reduce del Vietnam che vive fuori dal sistema, un drop out che si rivelerà decisivo per le sorti dell’umanità.