La dottoressa Lily Houghton (Emily Blunt) e suo fratello MacGregor (Jack Whitehall) sono sulle tracce delle lacrime della luna, i petali di un albero magico che possono curare qualsiasi malattia e che potrebbero rivoluzionare la medicina dei primi del ‘900. In questa avventura nella foresta amazzonica vengono aiutati da Frank (Dwayne Johnson) un guida turistica che con il suo fatiscente battello porterà i malcapitati tra i dedali e i meandri fluviali della giungla, arricchendo l’avventura di finti pericoli per creare un vero e proprio show e barzellette a dir poco imbarazzanti. Ma la foresta nasconde non poche insidie e tanti fantasmi di un lontano passato fatto di conquistadores spagnoli e antiche maledizioni!
Basato sull’omonima attrazione dei parchi Walt Disney, Jungle Cruise, dopo il successo commerciale di Jumanji (2017) prova a rilanciare il filone teen-adventure.
Uscita al cinema dal 28 luglio e dal 30 luglio in streaming su Disney+ con Accesso VIP, la pellicola rappresenta un nuovo tentativo di ricucire i rapporti tra la multinazionale del divertimento (che sta letteralmente divorando il mondo dell’intrattenimento) e il Re Mida del botteghino Dwayne Johnson, dall’ultimo clamoroso flop commerciale, quel Race to Witch Mountain dal quale sono ormai passati ben 12 anni.
Jungle Cruise è l’ennesima operazione nostalgica che ammicca a film come I predatori dell’arca perduta e Alla ricerca della pietra verde e in generale al cinema d’intrattenimento 80’s con una spruzzata di capitan Sparrow.
Un film per famiglie che scivola troppo spesso nella retorica, cercando goffamente, di far arrivare messaggi importanti come il femminismo (Lily e il rapporto conflittuale con la Royal Society) o l’omosessualità (il “quasi” coming out di MacGregor), ma finendo per banalizzarli.
Nel complesso però resta l’intrattenimento, quello funziona, nonostante alcuni passaggi a vuoto della sceneggiatura e l’abuso di flashback. Il regista Jaume Collet-Serra dopo una serie di collaborazioni con Liam Neeson (Unknown, Non-Stop, Run All Night e L’uomo sul treno) si avvale per questo costoso giocattolone amazzonico, di un cast di prim’ordine. Oltre ad Emily Blunt (sempre perfettamente nella parte) spiccano anche altri ottimi attori come Jesse Plemons, Paul Giamatti (sacrificati dalla parte) e Édgar Ramírez nel ruolo del celebre conquistador basco che fu di Klaus Kinski in Aguirre, furore di Dio di Herzog.