Home recensioni Final Girl – Anteprima

Final Girl – Anteprima

Un uomo insegna a una bambina come diventare un’arma mortale. Tredici anni dopo la giovane Veronica, a 18 anni, incontrerà quattro amici che uccidono ragazze bionde per divertimento. La caccia è aperta!

“Final Girl” rappresenta il debutto alla regia del fotografo americano Tyler Shields. Il risultato non è per niente male!
Questo slasher movie sembra una fotografia in movimento esteticamente impeccabile: dalla scenografia ai costumi senza dimenticare l’eccellente utilizzo delle luci.
La storia promette bene peccato non venga approfondita a dovere. La sceneggiatura è riassumibile su un tovagliolo e il risultato è molto didascalico. Approfondimento psicologico praticamente nullo.
Interessante qualche omaggio e molto bello il colpo di scena anche se sembra venga buttato via.

Il film dura troppo poco e alla fine non lascia niente, solo un pò di amaro in bocca, ma almeno intrattiene.
Può diventare un cult? Purtroppo no!

Il cast è di buon livello con una cresciuta e bravissima Abigail Breslin (candidata all’Oscar per “Little Miss Sunshine”) che oscura completamente il resto. E’ un piacere rivedere sempre più spesso il bravo Wes Bentley, indimenticabile Ricky Fitts nel capolavoro “American Beauty” di Sam Mendes.

Concludendo “Final Girl” è un film discreto. Mi sento di giustificare i difetti solo perché il promettente Shields è al suo primo lavoro come regista.

FinalGirl-11-283-KatieYu-NEW-1

Una piccola info: viene indicata con il termine final girl la ragazza che nei film horror e slasher riesce a sopravvivere alla fine del film sconfiggendo il nemico principale. In questo caso è interessante analizzare il personaggio di Veronica mettendolo di fianco alle altre final girl del cinema.

VOTI FINALI
voto
Articolo precedentePunto di non ritorno – Event Horizon
Articolo successivoSei vecchio: PIXELS
Redattore e Co-fondatore

Cantante lirico, attore, insegnante e... cinefilo! Amo il cinema in ogni suo genere con un'adorazione particolare per il cinema europeo specialmente britannico, visto che sono un sostenitore della scuola inglese. Molto spesso dalla parte opposta dei blockbuster e sulla strada degli indie e del cinema d’autore non solo di oggi... Pochi effetti speciali e molte emozioni!