La doppia faccia di una ricca famiglia borghese del nord Italia.
L’altro lato della medaglia, quello oscuro.
La bella vita di giorno, i vizi e gli scheletri nell’armadio di notte.
L’ultimo film di Ivano De Matteo, Villetta con ospiti, ci mostra come una piccola miccia, un piccolo evento, possa scatenare una reazione a catena dalle conseguenze imprevedibili.
E trascinare con sè tutto e tutti.
Poveri e ricchi, potenti e deboli.
Nessuno è escluso.
Villetta con ospiti ci porta in un paesino del nord Italia, dove vivono Giorgio (Marco Giallini), Diletta (Michela Cescon) e i loro figli.
La famiglia vive in un’ottima situazione economica, sono conosciuti da tutti in paese.
Ma sin dai primi minuti si capisce che dietro tutta questa normalità si nascondono ombre, ombre molto grandi dietro ogni personaggio, dietro le loro gesta, i loro sguardi, i loro modi di fare.
De Matteo ci porta in un piccolo paesino dove tutto sembra tranquillo, ma non lo è.
L’ordine e la tranquillità dovrebbero essere facilmente protetti dalle autorità del luogo, il poliziotto (Massimiliano Gallo), il sacerdote (Vinicio Marchioni).
Ma qui di tranquillo sembra esserci poco o nulla.
I potenti possono fare il gioco che vogliono, i deboli devono sottostare alle loro regole.
Ed anche se a volte chi comanda sbaglia, sembra essere sempre in grado di uscirne pulito.
Sembra.
Perchè in questa atmosfera da quiete prima della tempesta, pare proprio sia difficile salvarsi, per chiunque.
Un noir interessante e godibile questo di De Matteo, che scorre veloce senza mai annoiare per tutti i suoi 88 minuti di durata.
Unica pecca la troppa frettolosità di alcune sottotrame e del poco spessore dato ad alcuni personaggi, che alla fine, nonostante buone interpretazioni, sembrano rimanere schiavi della loro maschera e dello stereotipo che viene affidato loro.
Prova ad uscire fuori da questo schema la bravissima Cristina Flutur, che interpreta l’umile e forte Sonja.