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Un colpo di fortuna – Coup de Chance (2023)

 

“La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita.” Il nuovo thriller romantico di Woody Allen, il cinquantesimo capitolo della sua immensa carriera, sembra ripartire dall’incipit Match point, uno dei suoi film recenti più celebri, più amati dal grande pubblico. Anche se in realtà sono entrambe pellicole derivative, digressioni di un altro capolavoro del regista newyorkese, ossia Crimini e Misfatti.

La storia è quella di Fanny Moreau (Lou de Laâge), bella, sofisticata, ma anche impetuosa e romantica, un archetipo insomma delle donne di Allen, sposata con un ricco e ambiguo uomo d’affari (Melvil Poupaud), ma che s’innamora di un ex compagno di scuola (Niels Schneider), un giovane scrittore bohemien in una Parigi, grigia, algida, molto lontana dalla ville lumiere ritratta in Midnight in Paris.

Coup de chance diventa così un imprudente triangolo amoroso, un nuovo film di genere, thriller, noir con un pizzico di commedia, ma dietro il quale ci sono ancora grandi riflessioni sulla vita, le storture morali e le stranezze del destino.

Ma anche tante citazioni, reference e hommage come dicono in Francia a partire proprio dal nome della protagonista Fanny Moreau che mette insieme Fanny Ardant e Jeanne Moreau, due divine del cinema d’oltralpe.

Se la penna di Woody Allen è sempre tanto raffinata, quasi uno scrittore prestato al cinema, Coup de chance è la testimonianza che c’è un regista che alle soglie dei 90 anni, ha ancora voglia di giocare e di stupire grazie a meravigliosi piani sequenza come quello della prima scena e alla fotografia affidata di nuovo al maestro Vittorio Storaro.

Insomma un film molto arguto e raffinato ma non facile, che piacerà poco al grande pubblico, anche solo per il fatto che a differenza di Match Point, l’intero impianto narrativo è un passo dietro rispetto all’universo intellettuale dell’autore, così metaforico e citazionista.