Home recensioni drammatico Non c’è salvezza per questa umanità: Il mondo dietro di te –...

Non c’è salvezza per questa umanità: Il mondo dietro di te – La Recensione

Niente di nuovo sul fronte occidentale potremmo dire, riferendoci all’ultimo film di Sam Esmail, Il mondo dietro di te.
Non ci sono elementi o spunti originali nella pellicola di Esmail, che tratta temi già inflazionati e dannatamente attuali.

Quello che però rende Il mondo dietro di te un gran bel film è il fatto che il già visto Esmail lo sa raccontare bene, e mettere in scena ancora meglio, aiutato da un cast di primo livello su cui spicca la nevrotica e frustrata Julia Roberts.
Fine del mondo, abuso della tecnologia, mancanza di una valida alternativa e di empatia verso le nuove generazioni.
Sono questi i temi che sviluppa nelle sue due ore abbondanti Il mondo dietro di te.

C’è una tranquilla famigliola composta da padre (Ethan Hawke), madre (Julia Roberts) e figli (Charlie Evans e Farrah Mackenzie).
Decidono di passare qualche giorno di vacanza in una lussuosa villa per staccare un po’ dalla solita routine.
Piscina, spazi infiniti, verde, privacy.
Gli ingredienti per rilassarsi ci sono tutti, ma ad un certo punto Internet comincia a non funzionare più, i telefoni nemmeno.
E come se non bastasse in una mattinata in spiaggia arriva pure una petroliera a spiaggiarsi insieme agli ignari e sbigottiti turisti.
E ciliegina sulla torta, la sera, suonano alla porta.
Ci sono padre (Mahershala Ali) e figlia (Myha’la Herrold).
Sono i proprietari dell’appartamento in affitto, che vogliono tornare a casa, bloccati da un misterioso blackout.
Ma che sta succedendo al mondo la fuori?

Da qui in poi comincia un susseguirsi di paura, panico, angoscia, sospetti, preoccupazioni, che Esmail è bravo a far crescere piano piano, minuto dopo minuto, utilizzando in maniera eccellente musiche, cast, fotografia, e tecniche di ripresa.

Ci troviamo in un mondo sull’orlo del collasso, causato da un nemico invisibile, che non conosciamo.
Ma non è sulla ricerca del nemico che si concentra il regista, bensì sull’atteggiamento dei protagonisti di fronte ad una fine forse inevitabile, ed alla mancanza di quella che ormai è diventata la nostra droga quotidiana: la tecnologia.
Senza di questa i giovani non sanno che fare, il capofamiglia non sa come risolvere il minimo problema, le persone sembrano inermi senza un cellulare o una connessione internet.

Il mondo senza di te non nasconde nemmeno una critica allo Zio Sam, e forse a tutta l’umanità, incapace di prendersi cura di un pianeta che ormai è al collasso, e che nonostante ci invii quotidianamente segnali di allerta (cosa che troviamo anche nel film), noi continuiamo a non ascoltare.

Le vecchie generazioni sono nel panico, come dimostrano Hawke e la Roberts, le nuove danno la colpa alle vecchie, e niente di più.
E nemmeno il momento si stava meglio quando si stava peggio con un nostalgico omaggio a Friends, può salvare la situazione.

Il finale potrebbe stupirvi, o anche lasciarvi interdetti, ma riflettendoci un poco, è la giusta conseguenza della politica dell’ hold your nose and close your eyes che tanto piace all’uomo contemporaneo di fronte ai grandi problemi di attualità.

Il mondo dietro di te, adattamento del romanzo omonimo scritto nel 2020 da Rumaan Alam, è disponibile su Netflix.