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Babadook

Amelia, dopo aver perso suo marito, ha cresciuto da sola il piccolo Samuel, terrorizzato da mostri immaginari. Un giorno il bambino trova un libro, Mr. Babadook che lo terrorizza dopo poche pagine visto il tema macabro, diventandone poi ossessionato. Amelia è all’inizio scettica sull’esistenza di questo Babadook, ma a poco a poco si ricrederà.

In occasione dell’uscita nelle sale italiane JAMovie vi presenta per la prima volta non una, ma due opinioni dello staff.

L’opinione di Il Biondo

Sembrava la solita storia del mostriciattolo che da sotto il letto spaventa il bimbetto di turno con la mamma che disposta a sacrificare la propria vita per salvare il figlioletto. Ma non è proprio così in questo caso perchè :
– 1, questa volta il bimbetto è davvero davvero odioso. Sfido chiunque abbia visto questo film a negare di aver provato odio profondo verso il piccoletto già dopo minuti due ;
– 2, ma siamo sicuri che la mamma gli voglia così bene?

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Il bambino più odioso della storia del cinema

La regista Jennifer Kent è riuscita ad ottenere un ottimo horror facendo cose molto semplici. Ha preso una figura spaventosa, l’equivalente australiano dell’ Uomo Nero di casa nostra, ha messo come protagonisti una madre ed il suo figlioletto, un libro che può richiamare il mostro e fino a qui nulla di tanto complicato.

E’ stato il tocco psicologico dato alla vicenda poi la vera ciliegina sulla torta ed unico elemento di diversità con gli altri film che trattano il tema del mostro cattivo.
Poi ha modificato un poco la personalità dei personaggi.
Innanzi tutto il bambino in questione, quello spaventato dall’ entità notturna, il piccolo Samuel, nato lo stesso giorno della morte del padre. Il bambino è dispettoso, irritante, non da retta a nessuno, è stressante, ed è convinto dell’arrivo di questo Mr Babadook, ma proprio convinto, come i comunisti di vecchio stampo, quelli che se Stalin diceva che gli asini possono volare affermavano “bassi bassi, ma volano”.
Anche la mamma è un po’ diversa dal solito : Amelia ha da poco perso il marito, è in una forte depressione, e vorrebbe oltre che ricominciare avere uno spazio tutto suo, quello che però Samuel non le lascia mai, nè di giorno nè di notte : neanche un minuto di libertà, per “trastullarsi” prima di dormire. Lo stress è talmente tanto che la donna è sull’ orlo di scoppiare, proprio quando Mr Babadook sembra sul punto di arrivare.
Una volta entrato però, il suo atteggiamento non sarà affatto scontato, perchè le pressioni che le da una vita in cui crescere un figlio da sola, si faranno sentire.

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Donna sull’orlo di una crisi di nervi

Per il resto? La Kent è stata molto brava a creare un film che pur non regalandoci sangue come se piovesse (se ne vede veramente poco) e poche scene mozzafiato ci spaventa dall’ inizio alla fine, non annoiandoci mai e tenendo sempre alta l’attenzione e la tensione dello spettatore. Ha usato una cosa molto semplice, la paura del mostro che viene di notte, che sbuca dalla porta, da sotto il letto, una paura dalla quale tutti siamo passati. E per questa non servono effetti speciali e litri di sangue e ammazzamenti vari. Basta una casa, che è allo stesso tempo difesa e trappola per Amelia e Samuel (particolare legato alla formula per invocare il Babadook), dai colori tetri, scuri, arredamento antico, porte che sbattono, una cantina. Elementi semplici che uniti allo sviluppo psicologico che la storia prende (il mostro non è solo una leggenda impressa sui libri ma il riflesso di qualcosa di molto più reale) rendono il film molto interessante e diverso dal solito.

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Non si vede nulla, ma nessuno credo dormirebbe qui

Finalmente un Horror con la H maiuscola, che fa paura. E per essere una produzione indipendente, il lavoro è stato fatto più che bene.
Il Babadook è la paura pura, la paura dell’uomo nero, la paura di come rielaborare un lutto, di come andare avanti, di come voltare pagina. E’ una paura che no lascia scampo a nessuno, grandi e piccini. Come esordio alla regia per la Kent, non c’è male.
E guarda caso…….non siamo in terra USA, ma ancora una volta fuori dal raggio d’azione dello zio Sam, nella terra dei canguri.
Il film è stato presentato in anteprima al “Sundance” del 2014 e l’idea del lungometraggio è nato da una trasposizione di un corto della stessa Kent, intitolato “Monster”.

VOTO di Il Biondo – 3,5/5

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L’opinione di GianDrewe

Dopo secoli, finalmente un film horror sta portando a casa qualche premio durante l’award season! E’ questa una delle ragioni che mi ha spinto a vedere questo film acclamato, giustamente, dalla critica. “The Babadook” ha una sorprendente media del 98% su Rotten Tomatoes! Tutto meritato. Funziona tutto alla perfezione in questo capolavoro australiano, una variante del famoso uomo nero: sceneggiatura eccellente e minuziosa interpretata da un duo di mostruosa bravura (Essie Davis da applausi e bravissimo il piccolo Noah Wiseman) e diretta in modo splendido.

Già nel prologo à la Von Trier capiamo di non trovarci di fronte al classico horror commerciale, ma davanti a un’opera nel genere figlia dell’espressionismo! Il film arriva a centro grazie al realismo che cattura lo spettatore: Amelia è una donna di tutti i giorni, che non ha ancora superato la morte del marito e che, come ogni madre, ha occhi solo per il suo figlio problematico. Struccata, segnata dal dolore. Viene dato molto spazio alla componente drammatica, ma risulta indispensabile a conti fatti.

Con l’apertura del libro, lo spettatore vede quali saranno le azioni successive del posseduto, rimanendo incollato alla sedia per tutto il tempo. Alla fine dei conti la componente horror è il Babadook o altro? Gli effetti speciali sono praticamente assenti! La bravissima regista punta tutto sull’atmosfera e sui famosi scricchiolii e rantolii che funzionano alla grande. Ottimo l’utilizzo del cartone Walt Disney de “I tre porcellini” che viene presentato in modo inquietante. Sarà difficile dimenticare il libro di Mr. Babadook con tutti quei disegni in rilievo e l’antagonista che sembra uscire da un cartone in bianco e nero di Miyazaki! Concludendo, il film è veramente spaventoso forse più nelle scene di tutti i giorni! Da fanatico e divoratore di horror è sempre un piacere definire meraviglioso e capolavoro un film del genere, caso più unico che raro! Ho tifato per “The Babadook” nella award season di quest’anno… Quando il cinema horror torna opera d’arte come i vecchi tempi.

VOTO di GianDrewe – 4,5/5

VOTI FINALI
voto
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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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