Home Speciale Approfondimenti Speciale Fino all’Inferno Parte 2 – Produzione, Sound design, Marketing

Speciale Fino all’Inferno Parte 2 – Produzione, Sound design, Marketing

ERICA VERZOTTI (PRODUCTION MANAGER)

Erica Verzotti

1) Come sei entrata a far parte del film ?

Fin dalla produzione precedente, The Wicked Gift, sono un membro stabile del team della L/D Production con la mansione fissa di Production Manager dentro e fuori dal set.
Ho conosciuto la L/D facendo la comparsa nella serie The Reaping e grazie ai miei studi in campo cinematografico, la mia immensa passione per questo mondo e una bella dose di determinazione personale sono riuscita ad ottenere un biglietto di sola andata per Fino all’Inferno (che non è di sicuro l’ultima fermata!).

2) Parlaci di quello che è stato il tuo lavoro all’interno del progetto.

Ho partecipato attivamente fin dalla fase di pre-produzione di Fino all’Inferno e poi sul set vero e proprio anche in qualità di Script Supervisor.
I miei compiti sono molteplici e diversificati.
In qualità di Production Manger ho partecipato al location scouting, alla ricerca degli sponsor, alla preparazione della documentazione necessaria, al coordinamento degli attori, delle figurazioni e delle comparse.
Come Script Supervisor invece mi occupavo della cura della sceneggiatura nei dettagli, della scaletta di riprese, di tener conto dell’edizione del girato, del ciak, del coordinamento logico degli oggetti in scena, di mantenere l’ordine sul set e varie ed eventuali.

3) Cos’è che maggiormente ti è piaciuto del tuo lavoro?

È totalmente impossibile annoiarsi.
È vero, a volte può sembrare eccessivo il fatto di non fermarsi mai un istante, ma l’adrenalina e la consapevolezza di stare creando qualcosa di grande e sensazionale
come Fino all’Inferno ripaga tutte le notti insonni e ogni goccia di sudore versata.
E poi non si smette mai di imparare o di scoprire cose nuove (che per una curiosona cronica come me è il massimo!).
Inoltre il fatto di svolgere tanti compiti diversi mi permette di avere a che fare con moltissime persone nuove, ognuno con una propria personalità e storia da raccontare, il che è una grande ricchezza ad ogni livello.

4) Il compito più difficile che hai dovuto svolgere?

La sfida più difficile di Fino all’Inferno è stato il test fisico e mentale che questa esperienza ha significato per me.
Non avevo mai partecipato ad un progetto così grande e ambizioso e il carico di responsabilità che ha comportato mischiato alle condizioni non sempre rosee in cui ci siamo ritrovati hanno rappresentato la difficoltà più grande per me, personalmente. Tuttavia ho fatto tesoro anche di questo aspetto del mio lavoro e non mi farò trovare impreparata per la prossima avventura!

5) Com’è stato lavorare con il regista Roberto D’Antona e con tutto il resto del cast ed i vari reparti che hanno permesso la realizzazione del film?

Lavorare nel team della L/D Production è ciò che ho sempre desiderato.
Una squadra unita, ognuno con il suo compito e ognuno adatto a svolgerlo con maestria, dal campo tecnico a quello artistico.
La guida registica di Roberto D’Antona è unica: ha visionarietà nel senso più positivo del termine ed è bravo a trasmettere la propria idea al team e veicolare gli attori sulla propria lunghezza d’onda.
Senza contare l’incredibile capacità di risolvere qualsiasi tipo di imprevisto sul campo.
Con Fino all’Inferno ho potuto conoscere e lavorare con attori professionisti provenienti da tutta Italia, persone meravigliose sotto molti punti di vista e che mi rendono ancora più fiera del mio operato.

6) Quali sono le tue aspettative per Fino All’Inferno?

Credo davvero che Fino all’Inferno abbia tutte le carte in regola per esplodere.
È un film completo in tutto, una sceneggiatura avvincente, varietà di generi, colonna sonora spettacolare, effetti speciali, regia internazionale, attori meravigliosi.
Ci credo davvero molto.
Ed è un prodotto costruito con davvero tanta passione da parte di tutti.
Non vedo l’ora che lo vediate anche voi!

7) Un ricordo o un episodio particolare accaduto durante la lavorazione del film.

Beh mi ricordo una notte di riprese al freddo e per una scena è stato necessario utilizzare la macchina del fumo, ma essendo all’aperto in uno spazio vasto l’effetto non risultava uniforme in scena così io e alcuni altri membri della troupe ci siamo messi a correre come dei pazzi in mezzo al fumo per spargerlo adeguatamente, saltando, sbattendo la mia cartellina dell’edizione e facendo pure versi….è stata una cosa totalmente random e divertente, ci siamo pure scaldati un minimo dal gelo di quella notte.
Così ora posso dire che tra i miei tanti ruoli c’è anche quello della spargi-fumo!

8) Contento di aver fatto parte di questo progetto?

Certamente! Orgogliosa, contenta, soddisfatta e piena di speranza per Fino all’Inferno. Più di così?