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Paradise Beach: Dentro l’incubo – La recensione

A diversi metri dalla spiaggia, la giovane surfista Nancy viene attaccata da un grande squalo bianco. La sua vacanza in solitaria diventerà una lotta di sopravvivenza: lei bloccata su uno scoglio e l’animale che la bracca.

Esce in extremis questo “Paradise Beach: Dentro l’incubo“, uno shark movie accolto positivamente in tutto il Mondo. Dietro la macchina da presa c’è un veterano del genere, ormai una garanzia, lo spagnolo Jaume Collet-Serra che in questo nono lavoro unisce l’esperienza dei film precedenti come il bello (sì a me è piaciuto) “La maschera di cera“, suo debutto, il convincente thriller “Orphan” e l’action “Run All Night – Una notte per sopravvivere“. Non fatevi, però, ingannare dal trailer! Questo survival movie non è così statico come ci vogliono far credere, o sperare, infatti alla fine dei conti è più un action con venature thriller.

La brava e splendida Blake Lively
La brava e splendida Blake Lively

La tensione è buona, anche se alterna, e lo squalo fa veramente paura! La location da sogno crea un bel contrasto con le situazioni che succedono. Purtroppo le promesse fatte non vengono mantenute. Lo svolgimento del film è il più classico del genere, sa un po’ di già visto.

Per gran parte del tempo viene mantenuto un buon realismo, a un certo punto gioca pure contro i cliché del genere, ma subito dopo c’è una virata all’americana che fa un po’ storcere il naso! Perché gli americani devono sempre farla fuori dal vaso? Avranno risolto così per sbrigarsela prima? Chissà!

Tolti questi difetti, “Paradise Beach: Dentro l’incubo” è un bel film diretto in modo convincente con una propria identità. Il regista inserisce continue sovraesposizioni sullo schermo per non farci staccare gli occhi di dosso dalla protagonista, una splendida ma soprattutto molto brava Blake Lively, la quale regge tutto il film, anche se corto, sulle sue spalle. Le scene con lo squalo sono tutte al cardiopalma e la sceneggiatura, tolta qualche ingenuità, è pure buona.

Lo squalo affamato
Lo squalo affamato

Parliamoci chiaro. Nella storia del cinema l’unico shark movie indimenticabile è “Lo squalo“, uscito quarant’anni fa. Questo “Paradise Beach: Dentro l’incubo” sicuramente non è, e non vuole essere, ai livelli del capolavoro di Spielberg, ma è di gran lunga il più convincente e ben fatto, compresi i difetti, da più di due decenni a questa parte.

 

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Redattore e Co-fondatore

Cantante lirico, attore, insegnante e... cinefilo! Amo il cinema in ogni suo genere con un'adorazione particolare per il cinema europeo specialmente britannico, visto che sono un sostenitore della scuola inglese. Molto spesso dalla parte opposta dei blockbuster e sulla strada degli indie e del cinema d’autore non solo di oggi... Pochi effetti speciali e molte emozioni!