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Mr. Jones (2013)

Quante volte vi è capitato di vedere da vicino uno spaventapasseri?
Un’opera buffa e spaventosa allo stesso tempo, funzionale ma grezza, semplice ma davvero importante.
E quante volte vi è capitato che questa figura avesse un ruolo di rilievo al cinema?

Basti pensare per esempio a come la creatura di Jeepers Creepers si trovasse a suo agio in quel ruolo, o al Jack Seletron di Nightmare before Christmas, che nel film animato di Tim Burton è proprio uno spaventapasseri prima di prendere la sua forma originale.
Nel film di Karl Mueller Mr. Jones, lo spaventapasseri è la figura chiave del film.


E non solo.
Non ce n’è uno solo, ma ce ne sono migliaia.
Vere e proprie opere d’arte, create appunto dal caro Mr. Jones, uno strano e misterioso individuo che vive tra i boschi e proprio li crea le sue sculture, che poi rivende in tutto il mondo.
Le opere attirano la curiosità di Scott (
Jon Foster) e Penny (Sarah Jones).
Il giovane Scott ha intenzione di girare un documentario sulla vita in mezzo alla natura ma ben presto la monotonia dei giorni che si susseguono portano l’equilibrio tra lui e penny a diventare molto precario.


Sarà proprio l’incontro dei due ragazzi con le sculture prima, e con il vero Mr Jones poi a ravvivare le situazione.
I due però con la loro curiosità rischiano di rompere un altro equilibrio, molto più grande e delicato del loro.
E questo a quel Mr Jones, non piace proprio.

La pellicola di Mueller non ha sicuramente grosse pretese nonostante abbia qualche buono spunto.

La coppia protagonista del film


Innanzitutto la trama.
Seppure di storie horror in mezzo ai boschi in cui i giovani protagonisti di turno si ficcano in qualcosa più grande di loro è una storia trita e ritrita, ma qui ci sono alcuni elementi di novità che rompono durante la visione le credenze che lo spettatore può crearsi subito dopo i primi minuti di visione.

Il finale è coerente con quanto raccontato per tutto il film e quindi altra nota positiva. Quello che non convince sono però i dialoghi, moto superficiali, e la caratterizzazione dei personaggi, nonchè il legame tra Scott e Penny, che nasconde qualche aspetto che va approfondito (soprattutto per Scott) ma che non viene analizzato più di tanto. La storia ruota attorno al tema dell’equilibrio.
Quello tra Scott e Penny, messo a dura prova da alcuni problemi che lui si porta dietro e dalla monotonia delle giornate tra i boschi.

Mr Jones

L’equilibrio che Mr. Jones ha per la zona in cui vive, e che lo spettatore scoprirà con il susseguirsi degli eventi.
Ed ultimo ma non meno importante,l ‘equilibrio generale tra l’ Uomo (impersonificato dalla coppia) e la Natura (vista nel personaggio di Mr Jones) e l’importanza che essa abbia per il mantenimento di un giusto compromesso tra se stessa e gli esseri umani.

Sebbene il tema non fosse male la storia per essere una pellicola horror di spaventoso a poco o nulla.
Cosa non proprio buona per un horror.
Personaggi superficiali e poco più. e quel Mr Jones che si avrà un ruolo chiave per la vicenda ma che anche lui, di boo, ne fa fare veramente troppi pochi.


Ad addentrarsi troppo nei boschi a volte, si rischia di rimanere troppo aggrovigliati.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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