La vera storia di Richard e Mildred Loving, una coppia interrazziale, che vengono arrestati e condannati a un anno di reclusione colpevoli di essersi sposati. Dopo essere esiliata dalla Virginia, la coppia lotterà per i propri diritti, ma non sarà per niente facile.
Il regista americano Jeff Nichols, dopo essersi fatto conoscere con lo splendido sci-fi “Take Shelter” e il dramma “Mud”, debutta con una love story in “Loving”. Una storia che già dalla sinossi è pronta e confezionata per andare a braccetto con l’americano medio e con la stagione dei premi.

Sicuramente le vicende travagliate dei coniugi Loving meritano di essere conosciute, ma purtroppo questo film è uscito a metà.
Jeff Nichols si conferma un ottimo regista, ma sembra non avere la sensibilità giusta per raccontare la storia. Il tutto è molto freddo, statico, distaccato e le emozioni vanno in letargo.
Sicuramente non è aiutato da una sceneggiatura povera e didascalica che non appassiona, ma annoia… e non poco.

Molto brava, ma non da nomination agli Oscar, Ruth Negga e intenso, ma poco convincente, Joel Edgerton penalizzato da un colore di capelli troppo finto per il suo volto. Come sempre è l’ottimo Michael Shannon, attore feticcio di Nichols, a svettare tra gli uomini. Molto bella la fotografia di Adam Stone!
A conti fatti “Loving” non è un film cestinabile solo per il buon lavoro, seppur glaciale, di Nichols e del cast. Deludente e noioso.