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Le regole del caos

Sabine è una donna non nobile che viene scelta per realizzare uno dei giardini più importanti di Versailles, nuova dimora di Luigi XIV. Conoscerà l’artista di corte André le Notre con cui si accenderà il fuoco della passione.

Alan Rickman si trova per la seconda volta dietro la macchina da presa e confeziona un bel film che non convince completamente. Sicuramente non ha molte pretese e ambizioni, ma il risultato è discontinuo: inizia in sordina, con poco ritmo, poi prende vita e interesse nella parte centrale per finire in modo sbrigativo.

E’ un peccato perché la storia è molto bella e originale. Ci viene presentata una donna emancipata che è stata ferita ma fortificata dalle disgrazie della sua vita. Molto coraggiosa, per una volta non vediamo la dama in costume chiusa nella corte in attesa del proprio uomo. Il personaggio è molto bello!

La sceneggiatura, grande difetto del film, purtroppo spesso non sa dove voglia andare a parare, non approfondendo in modo esauriente ogni storyline. Lo spettatore non esce di sala soddisfatto né dalla storia d’amore, quasi abbozzata, né dalla costruzione di questo giardino che è uno dei protagonisti di questo film.
Se i vari drammi fanno storcere il naso, arriva a segno, invece, l’insolita drammaticità di Versailles presente nelle donne della corte e nel Re.

E’ palese l’impostazione teatrale di Rickman visto che sceglie di non puntare sulle riprese mozzafiato, seguendo ogni personaggio da vicino come se lo spettatore fosse un lavoratore nel giardino o un invitato alla corte di Versailles. Peccato che, spesso, pecchi di ritmo.

La direzione degli attori è superba, ineccepibile! Kate Winslet è divina e si conferma una delle più grandi attrici viventi. Riesce a dare grande spessore al proprio bellissimo personaggio! Viene seguita, solo come minutaggio, una mostruosa Helen McCrory esempio che l’artista eccellente lascia il segno anche in pochi minuti.
Un occhio attento può notare la sua camaleonticità da film a film anche quando interpreta lo stesso tipo di personaggio.. Non è mai uguale a sé stessa e cambia espressioni e gestualità ovunque.
Attrice con la A maiuscola.

E’ un piacere vedere l’attore belga Matthias Schoenaerts come protagonista maschile! Ho scommesso su lui da diversi anni…Uno dei migliori attori contemporanei. Lui tiene testa alla Winslet e, anche se ha il personaggio più tranquillo, riesce a essere assolutamente credibile. Veramente ottimo.
Alan Rickman è sempre perfetto e interpreta in modo eccellente un Luigi XIV. Ci viene mostrato un nuovo lato di questo personaggio storico: un uomo che, ogni tanto, sente il bisogno di staccare e di sentirsi un uomo qualunque. Molto bella la scena del suo incontro in borghese con la protagonista.

Il doppiaggio penalizza come non mai la resa! Vi consiglio, se possibile, la visione in lingua originale.

Concludendo, “Le regole del caos” è un film che non convince a pieno a causa della sceneggiatura, mentre conquista nella direzione più teatrale che cinematografica e soprattutto nella recitazione.

VOTI FINALI
voto
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Redattore e Co-fondatore

Cantante lirico, attore, insegnante e... cinefilo! Amo il cinema in ogni suo genere con un'adorazione particolare per il cinema europeo specialmente britannico, visto che sono un sostenitore della scuola inglese. Molto spesso dalla parte opposta dei blockbuster e sulla strada degli indie e del cinema d’autore non solo di oggi... Pochi effetti speciali e molte emozioni!