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Tra Inception, Marvel e misticismo: Dr Strange

Dr Strange

Recensire Dr Strange è davvero semplice: ormai non sembra casuale, ma i film sugli ‘eroi minori’ del MCU sono quelli riusciti meglio: da i Guardiani della Galassia, ad Ant-Man, ed eccoci infine al neurochirurgo divenuto Mago Supremo.

MA PRIMA LA SIGLA


Va detto che scadere nel ridicolo era un pericolo tutt’altro che improbabile, basandosi l’universo e i poteri del Dr Strange sulla manipolazione dello spazio-tempo; nonostante questo, tale pericolo è scongiurato e la messa in scena degli effetti speciali è davvero notevole: di fronte all’ultima pellicola di casa Marvel, Inception quasi sente il peso degli anni.

L’egocentrico e talentuoso neurochirurgo è un personaggio affascinante, ottimamente interpretato da Cumberbatch. Non è da meno il cast all-star dei comprimari, notevoli pur se non sfruttati al meglio (Un Ejiofor monotono, Mikkelsen poco incisivo, e Adkins che merita molto di più della solita parte di gorilla nello sfondo).

Non posso quindi che consigliare a tutti di correre al cinema: Dr Strange è davvero un tripudio di effetti visivi, ma con una trama e dei personaggi che danno consistenza al film; assolutamente da vedersi nello schermo più grande possibile.

Quanto al 3D, dico: a vostro rischio e pericolo! Pasto leggero, mi raccomando.

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Direttore e Fondatore

Il lavoro e la vecchiaia incombono, ma da quando ho memoria mi spacco di film di fantascienza, dove viaggio di testa fino a perdermi, e salto in piedi sul divano per dei tizi che si menano o sparano alla gente come fossero birilli. Addolorato dalla piaga del PG­13, non ho più i nervi per gli horror: quelli li lascio al collega, io sono il vostro uomo per scifi, azione e film di pistolotti metacinema/mental/cose di finali tripli.