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Colossal: non il solito monster / dramedy / romance movie

Colossal ci gioca la sua carta più originale nel materiale pubblicitario; forse non è spoiler se non lo si scrive, ma qualsiasi locandina / immagine tratta dal film mette enfasi sul particolare parallelismo tra dei mostri e i protagonisti…

Long story short, Gloria è una ragazza con qualche problemino di alcol, che dopo esser tornata nel suo paese natale senza un soldo e senza un sogno, scopre con terrore che dall’altra parte del mondo delle enormi creature devastano Seoul.

Ogni giorno alla stessa ora.

Gloria non impiegherà molto a capire la meccanica di queste apparizioni, mentre più complesso si rivelerà il motivo.

In questa finestra sci-fi, si inserisce un indie-movie che riesce ad affrontare in modo non banale tematiche importanti. Gloria non è l’unica dei personaggi ad avere cattive abitudini, ma uno dei più grandi pregi di Colossal è che nn vedrete davvero arrivare l’evoluzione di alcuni personaggi.

colossal

Il contesto romance, sulle prima assolutamente banale, si rivelerà come la punta di un iceberg che darà sfogo ai lati più scuri e drammatici della pellicola, in modo del tutto inaspettato. E’ questa la forza di Colossal, un’opera dichiaratamente low-budget dove la commistione di generi è a tratti bizzarra, sempre azzardata, e il passaggio senza soluzione di continuità tra commedia e dramma lascia basiti ma piacevolmente sorpresi.

Difficile dire se in questo, regia e sceneggiatura abbiano azzeccato il giusto equilibrio, o se si tratti di maestria. In ogni caso, un film particolare ma assolutamente godibile.

Questo cult istantaneo è un appassionato omaggio ai monster movie orientali come Godzilla e, anche se non è perfetto, funziona alla grande. Ottima Anne Hathaway nei panni della protagonista mentre non completamente convincente Jason Sudeikis.

“Colossal” è un film da non perdere. Non è un capolavoro, ma è un monster movie atipico che non si dimentica.

 

 

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Direttore e Fondatore

Il lavoro e la vecchiaia incombono, ma da quando ho memoria mi spacco di film di fantascienza, dove viaggio di testa fino a perdermi, e salto in piedi sul divano per dei tizi che si menano o sparano alla gente come fossero birilli. Addolorato dalla piaga del PG­13, non ho più i nervi per gli horror: quelli li lascio al collega, io sono il vostro uomo per scifi, azione e film di pistolotti metacinema/mental/cose di finali tripli.