Che vuoi che sia

Dopo Noi e la Giulia anche in Che Vuoi che Sia Edoardo Leo racconta i tentativi della generazione over 30 di costruirsi un’esistenza significativa in un’ Italia la cui quotidianità è fatta di stenti e l’occupazione spesso coincide con sacrifici e rinunce.
Leo interpreta Claudio, un ingegnere informatico che assieme alla compagna Anna (Anna Foglietta) continua a rimandare il proposito di formare una famiglia a causa delle precarie condizioni economiche in cui versano. Prova a smuovere il loro stato sviluppando una piattaforma web attraverso il crowdfunding (insomma una raccolta fondi) senza grossi risultati. Complice una serata di spensieratezza e tanto alcol Claudio registra un video “sfidando” la rete a dargli 20.000 euro per il suo progetto, in cambio lui e Anna gireranno un video porno e lo condivideranno.

Edoardo Leo affronta un tema non nuovo ma lo fa con equilibrio, senza enfatizzare gli eccessi di una realtà che viviamo e ci appartiene

Nell’era dei barbari da Internet e in un mondo che, inutile negarlo, gira attorno a sesso, potere e legittimazione popolare quel video diventa una faccenda serissima, specie se la somma continua ad aumentare.
Da qui il dilemma: cosa fare dinanzi alla possibilità di risolvere grande parte dei propri problemi ricevendo una cifra considerevole per fare, come afferma lo zio cinissimo di Claudio interpretato da Rocco Papaleo, una cosa che in fondo fate sempre.
Edoardo Leo affronta un tema non nuovo ma lo fa con equilibrio, senza enfatizzare gli eccessi di una realtà che viviamo e ci appartiene: la dipendenza da social network, i selfie, i like, il condividere tutto per non mostrare e non dire niente.
Poco importa che la gente parli, commenti, perché in fondo a nessuna frega realmente delle conseguenze, degli aspetti morali della vicenda che hanno innescato; l’importante è esserci, vivere questo meccanismo e per alcuni guadagnarci economicamente.
Che vuoi che sia è una commedia che tali dinamiche sceglie di affrontarle, mostrando, senza crudeltà, la sua nausea verso un sistema che spinge costantemente ad inventarti qualcosa (e magari non ne sei capace) perché le tue inclinazioni, i tuoi studi, non bastano e la sensazione di smarrimento ti tallona ogni giorno oltre all’insofferenza nel doverti relazionare con quei genitori che sembrano sapere tutto, sono prodighi di consigli non richiesti, e hanno la soluzione ad ogni difficoltà.

E quindi per Claudio e Anna fare sesso davanti alle telecamere assume una riflessione totalizzante: con quell’ atto abbraccerebbero un altro tipo di percorso, quello di una realtà altra dove verità e gioco come dimostrano purtroppo i casi di cronaca (impossibile non pensare a Tiziana Cantone) non hanno più confini e consapevoli o no, i segni restano.

Come per Noi e la Giulia Edoardo Leo in Che vuoi che sia opta per il compromesso, evitando di affondare il colpo nel momento cruciale della narrazione: è una scelta precisa, intendiamoci, e il finale non può dirsi certo consolatorio: le sfumature di malinconia non appariscente si percepiscono anche nelle ultime battute.
Per distinguersi maggiormente da alcuni canoni consolidati della commedia che preferisce non sporcarsi le mani occorre un passettino in più, quello visto fin ora è comunque molto interessante.

VOTI FINALI
3
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Redattore

- Il cinema per me è come un goal alla Del Piero, qualcosa che ti entra dentro all'improvviso e che ti coinvolge totalmente. È una passione divorante, un amore che non conosce fine, sempre da esplorare. Lo respiro tutto o quasi: dai film commerciali a quelli definiti banalmente autoriali, impegnati, indipendenti. Mi distinguo per una marcata inclinazione al dramma, colpa del Bruce Wayne in me da sempre. Qualche gargamella italiano un tempo disse che di cultura non si mangia, la mia missione è smentire questi sciacalli, nel frattempo mi cibo attraverso il cinema, zucchero dolce e amaro dell'esistenza -