Home Rubriche Outsider Chavez: L’ultimo comandante- di Oliver Stone (2009)

Chavez: L’ultimo comandante- di Oliver Stone (2009)

Simón Bolívar, padre della nostra Patria e guida della nostra Rivoluzione, giurò di non dare riposo alle sue braccia, né dare riposo alla sua anima, fino a vedere l’America libera. Noi non daremo riposo alle nostre braccia, né riposo alla nostra anima fino a quando non sarà salva l’umanità”.

Partendo dalla figura del defunto presidente Venezuelano, una delle personalità politche chiave dell’America latina dell’ultimo ventennio,Oliver Stone, racconta più in generale il quadro socio-politico del continente sud Americano, quell’ America povera che a fatica cerca di emergere contro lo strapotere del più potente e sviluppato “Zio Sam”.
E Stone, politicamente schierato a destra, non ci racconta il continente sud americano attraverso il popolo, attraverso coloro che ogni giorno cercano di sbarcare il lunario con tanta fatica, ma lo fa attraverso le voci dei capi di stato dei più importanti paesi del continente, quasi tutti ormai votati alla causa socialista, dopo anni di dittature militari : ecco quindi che nel film documentario Chavez, l’ultimo comandante vediamo passare in rassegna, oltre al defunto presidente Venezuelano,( il primo di questi personaggi che Stone ci presenta, con i vari episodi storici della sua carriera politica), il presidente del Bolivia Evo Morales, i Kirchner in Argentina, l’ex presidente brasiliano Lula, l’equadoregno Correa, Raul Castro di Cuba e il presidente paraguayano Lugo.

01Queste figure politiche, sebbene si trovino a governare in paesi con problemi e situazioni le une diverse dalle altre, hanno in comune la volontà di far emergere il continente sudamericano per non dover più dipendere dagli “aiuti” e dall’ influenza degli Stati Uniti e del Fondo Monetario Internazionale. Le loro aspettative e i loro progetti sono sempre accomunati da una figura chiave della storia sudamericana, quella del “Libertador” Simon Bolivar, citato spesso durante il film.

Dopo i precedenti lavori che vedevano in primo piano la politica (“JKF”, “W.” e “Wall Street” e la sua esperienza vissuta in Vietnam ai tempi della guerra (“Platoon”), Stone aggiunge un’altra opera politicamente impegnata,un film – documentario presentato in anteprima alla 66a mostra internazionale del Cinema di Venezia nel 2009.
Da vedere sicuramente per capire e interpretare meglio le dinamiche del mondo sudamericano, in continuo cambiamento.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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