Il protagonista rimane bloccato in un loop temporale. Avete presente Ricomincio da capo con Bill Murray che deve rivivere ogni giorno il Giorno della marmotta? Beh, Boss Level è un Ricomincio da capo in versione action, anzi in versione videogioco!
Un uomo si sveglia ogni mattina e sa che morirà ogni sera. Un tipo con una sciabola ci prova prim’ancora del caffè, quindi un elicottero lo crivella di colpi e via via tutta una serie di loschi figuri cerca di ammazzarlo sempre nella stessa maniera, dando vita ad un giorno da incubo per Roy Pulver (Frank Grillo). Veterano delle forze speciali il malcapitato eroe di questa vicenda è interpretato dall’attore di origine calabrese entrato nel MCU grazie al villain Crossbones nei Captain America e in Avengers: Endgame.
Proprio come in un videogioco andando avanti con la giornata, tra inseguimenti e sparatorie, Roy inizia a comprendere come e perché sopravvivere a questa ossessiva giornata, cercando risposte nella moglie Jemma (Naomi Watts) e iniziando a sospettare del boss di lei, il malvagio e malintenzionato colonnello Clive Ventor (Mel Gibson).
Già 6 anni fa in Edge of Tomorrow il regista Doug Liman, prendendo spunto dalla novel All You Need Is Kill di Hiroshi Sakurazaka, aveva proposto questa formula del “Vivi. Muori. Ripeti.”.
Boss Level, scritto e diretto da Joe Carnahan, altalenante autore (Smokin’ Aces e A-Team), riprende questa formula e, grazie ad una spassosa e a tratti creativa sceneggiatura, riesce a sviluppare, step by step, una traccia narrativa rivelatrice per il protagonista e coinvolgente per lo spettatore. Il tutto accompagnato da una buona dose di action pura e molto dinamica che non concede molti attimi di pausa. Esperienza videoludica à la Street Fighter, giusto per citarne uno (non a caso), in cui ne esce bene Frank Grillo, con quella faccia masticata ed esausta per la ridondanza della sua giornata infernale, che si trascina nei 104 minuti di film ricordando una specie di Deadpool interpretato da Dane Cook dei tempi d’oro. Dimenticabile il contributo di Naomi Watts e Mel Gibson anche a causa della scialba connotazione dei loro personaggi.