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Birds of prey – benvenuti ad HarleyQuinnland

birds of prey

Birds of prey (lasciamo stare l’agghiacciante sottotitolo) è una giostra senza regole, un treno carico di esplosivi, dolci e tappezzato di adesivi fluo senza destinazione, con al comando una macchinista squinternata.

In tal senso, l’ambientazione finale dell’ultima fatica DC Extended Universe ben rappresenta l’intera pellicola: un luna park di luci, musica e mazzate in cui tutto vale in nome del divertimento. Con buona pace di coerenza narrativa e profondità dei personaggi.

Un bel caos insomma…

Ma dannatamente divertente!

Harley è distrutta dopo essersi definitivamente lasciata con il suo Puddin’; purtroppo oltre alle pene d’amore dovrà fare i conti con la malavita senza più la protezione di Mr.J. In questo contesto si intersecano le vite della poliziotta Montoya, della misteriosa assassina Huntress, della piccola ladruncola Cain e della speciale cantante Black Canary: chi non è a digiuno di fumetti dovrà rinunciare a qualche piccolo colpo di scena, per gli altri non ci sarà alcun problema nel seguire le vicende. Di sicuro si può evitare la visione di Suicide Squad.

Meno carne al fuoco di quanto si creda

Birds of prey mescola le carte per un po’ giocando sul piano temporale; la sensazione è che sia più una trovata stilistica che un vero valore aggiunto alla storia, altrimenti più che lineare. Francamente, è improbabile che questo vi creerà un problema; sarete impegnati nel godervi i combattimenti ottimamente ripresi e coreografati, con la vostra sospensione di incredulità che dovrà necessariamente essere settata su ‘massimo’. Le ossa si rompono come nei migliori cartoon, mentre una ragazza il cui unico potere è essere malata di mente picchia come un fabbro decine di uomini.

birds of preyC’è spazio anche per l’illustre signor Wayne…

Siamo molto lontani dal cinema impegnato, e questo è un bene: la pellicola non si prende quasi mai sul serio – pur con alcuni momenti più attenti al non scendere nel demenziale – ed il rischio di un film femminista nel senso noioso del termine è di certo sventato.

Sicuramente il film è un manifesto del girl power, ogni donna è 100% badass e non vi è la minima traccia di una figura maschile positiva nei 109 minuti di visione; ma questo non risulta essere nè un pesò ne un valore aggiunto alla storia, semplicemente una piacevole variazione sul tema.

Cosa dire dei villain? non il massimo, si sperava in qualcosa di meglio da due bestie nere con Zsasz e Black Mask, qui ridotti a due macchiette sadiche.

Ma che importa? quasi due ore di giostra, colore, bellezza, musica: Birds of Prey è un’orgia pop che diverte senza pensieri.

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Direttore e Fondatore

Il lavoro e la vecchiaia incombono, ma da quando ho memoria mi spacco di film di fantascienza, dove viaggio di testa fino a perdermi, e salto in piedi sul divano per dei tizi che si menano o sparano alla gente come fossero birilli. Addolorato dalla piaga del PG­13, non ho più i nervi per gli horror: quelli li lascio al collega, io sono il vostro uomo per scifi, azione e film di pistolotti metacinema/mental/cose di finali tripli.