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Annabelle 2: Creation- Recensione

Era il 2014 quando ”Annabelle” uscì nelle sale cinematografiche e John Leonetti tornò alla regia con quello che all’epoca fu il suo ultimo film. Il franchise di ”The Conjuring” quest’anno invece, si arricchisce col seguito del primo spin-off, nonché prequel di quest’ultimo: Annabelle 2: Creation.

Prequel di ”Annabelle”, ”Annabelle 2:Creation’‘ tratta delle reali origini del male della bambola maledetta. La bambola è protagonista di molte vicende paranormali subite dai coniugi Ed e Lorraine Warren. Primi anni ’50. Samuel Mullins è un produttore artigianale di bambole da collezione, il quale assieme alla moglie ha una figlia di nome Annabelle. La bambina muore tragicamente investita da un auto. 12 anni più tardi, i coniugi Mullins decidono di ospitare nella loro casa delle ragazzine di un orfanotrofio. Tra di loro c’è Janice, una bambina con disabilità motorie e la sua amica del cuore Linda. Janice fin da subito percepisce strane presenze in casa e viene attratta dalla vecchia stanza di Annabelle, chiusa a chiave, dove nessuno può entrare a seconda del divieto del signor Mullins. Una sera però, trova la porta aperta ed entrando, fa la scoperta dell’inquietante bambola. Lì sarà liberato il male vero e proprio.

”Annabelle 2: Creation”.

Ecco che, dopo ”The Conjuring 2: Il caso Enfield” arriva al cinema il seguito di ”Annabelle”. La saga ha ancora in programmazione ”The Conjuring 3”, ”The Nun” (previsto per il 2018) e ”The Crooked Man”.

James Wan ha dato il via a una delle saghe horror più acclamate e attese dei tempi moderni. La regia da Leonetti, passa in mano a David F. Sandberg. (Lights Out), regista horror di tanti inquietanti cortometraggi.Sin da subito notiamo la differenza alla regia, più equilibrata e curata. Sandberg riesce alla grande nel ruolo di regista e ci regala un film horror classico, con tutti gli ingredienti base. Come livello siamo più o meno a quello di ”Annabelle”, nonostante questo prequel sia decisamente più ricco di suspense, di tensione macabra.

Abbiamo le presenze notturne, le porte che si aprono e chiudono da sole, la casa che scricchiola, la bambola portatrice di male, fantasmi, la possessione demoniaca tramite raccapriccianti bambine e, più di tutte, la presenza del Demone.

Il fantasma di Annabelle con la bambola maledetta in ”Annabelle 2: Creation”.

Il bello di questo ”Annabelle” sono le citazioni filmiche a film di culto del passato, che non muoiono mai. Da ”Il mago di Oz”, ”Amityville Horror”, ”Quella villa accanto al cimitero”, ”Jeepers Creepers”, ”The Ring”, si passa allo stesso ”The Conjuring”, classico del cinema moderno. Il film di Sandberg risulta a tratti fulciano e presenta collegamenti all’universo di Wan.

I collegamenti ci riportano a ”The Nun” e al primo ”Annabelle’‘, in un ottimo epilogo della pellicola. Film ricco di atmosfera che, nonostante il ruolo marginale della bambola, possiede delle scene da jumpscares davvero notevoli, oscure, originali. Un film piacevolmente riuscito anche grazie alla magistrale interpretazione di Lulu Wilson (”Ouija 2”) e di Talitha Bateman.  ”Annabelle 2: Creation” è un prodotto ben fatto, non capolavoro, ma un’opera piacevole, da guardare almeno una volta.  Consigliato ai cultori del cinema horror sia moderno che old school.