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Addio al nubilato, una frizzante e piacevole notte da leonesse – La recensione

Cinque donne, amiche da sempre, si danno appuntamento per festeggiare a sorpresa l’addio al nubilato di una di loro. La sposa non è presente, ma lascia indizi che portano le quattro damigelle a percorrere tutta Roma tra chiacchiere, discussioni, litigi e colpi di scena.

Arriva direttamente su Amazon Prime Video la commedia al femminile Addio al nubilato, tratta dall’omonimo spettacolo del regista Francesco Apolloni. Una storia perfetta da trasportare sul grande schermo anche sotto pandemia (è stato girato tra Ottobre e Novembre dello scorso anno): pochi personaggi e tante vicende.

Frizzante, piacevole e inaspettata è un film che strizza l’occhio alla commedia goliardica americana.
Laura Chiatti, Chiara Francini, Antonia Liskova e Jun Ichikawa

Ventritré anni fa la serie tv Sex and the city buttava giù un grande muro, presentando la donna sotto un altro punto di vista, ovvero completamente indipendente e completamente libera di esprimersi in un linguaggio senza filtri, come capita nei racconti maschili, ma soprattutto libera di sviscerare liberamente il sesso, senza problemi e tabù.

Questa grande serie cult ha aperto la strada a cult irriverenti, e senza filtri, come La cosa più dolce con Cameron Diaz e a prodotti più seri e fashion come Il diavolo veste Prada. Questo Addio al nubilato sembra collocarsi come genere tra i due titoli citati sopra: c’è desiderio di raccontare in maniera frizzante, e diretta, la reunion di queste donne ormai separate da vite diverse. Quale occasione migliore di un addio al nubilato?

Come in Una notte da leoni, anche qui assistiamo a un gruppo di amiche che si trovano in questa caccia al tesoro piena di sorprese. Bisogna approcciarsi senza grandi aspettative perché questo film vuole mettere di buonumore, come i film del genere che l’hanno preceduto. Cosa più importante è che Apolloni fa un tentativo di cinema che cerca di abbracciare meno tradizione della commedia italiana e più internazionalità. Addio al nubilato è una commedia che potrebbe funzionare per un pubblico estero.

La sceneggiatura funziona, anche se è spesso prevedibile, e presenta in maniera riuscita questi personaggi indipendenti che si incontrano, e scontrano, tra una sorpresa e l’altra.
Dove sarà la sposa?

Questa commedia agrodolce è godibilissima, scorre piacevolmente, ha delle belle battute e assesta un bel colpo di scena finale che commuove. Una grande celebrazione dell’amicizia che dura per sempre anche se si cresce, si cambia e si prendono vie diverse. Un film di cuore che tocca anche tematiche come l’omosessualità, il razzismo e i pregiudizi agghiaccianti.

Addio al nubilato ci fa (ri)tornare in mente, come Sex and the city, che le donne possono comportarsi – al cinema – come gli uomini: non solo possono dire parolacce e parlare tranquillamente di sesso, ma sono libere di avere relazioni con persone più giovani senza sentirsi giudicate da chi guarda. E’ una commedia che omaggia non solo l’amicizia indissolubile, ma anche le tante sfumature della donna senza cadere mai nel volgare.

Il cast è veramente ottimo e affiatato, un poker di attrici di tutto rispetto che si completano: Laura Chiatti sempre ipnotica ma prima di tutto credibile e misurata, Chiara Francini ironica e divertentissima, Antonia Liskova raffinata e posata, Jun Ichikawa interprete più delicata. Un film recitato veramente bene e quando il regista le lascia sfogare vengono fuori scintille. Applausi a loro.

Non bisogna aspettarsi la commedia della vita, ma Addio al nubilato riesce a fare una cosa che non capita spesso, cioè divertire ed emozionare. Un film che ti mette di buonumore, anche con gli occhi lucidi, e di questi tempi ce n’è veramente bisogno.