Da quant’è che non vedevamo Robert Downey Jr senza una sgargiante armatura metallica super hi-tech spara missili? Da quant’è che non lo vedevamo in un film normale? L’occasione si presenta in questo The Judge, interessante dramma hollywoodiano travestito da legal thriller.
Hank Palmer è un cinico avvocato di Chicago, il migliore nel suo campo, specializzato nello scagionare gli indifendibili. Ma la vita di Hank non è tutta rose e fiori, il suo matrimonio va a rotoli e ha tagliato da anni tutti i ponti con la sua famiglia per via del burrascoso rapporto con il padre, integerrimo giudice di provincia. Quando una telefonata gli annuncia l’improvvisa morte della madre è costretto mal volentieri a tornare nella nativa cittadina dell’Indiana per il funerale di quest’ultima. Lì lo aspetta il doloroso passato e il mai amato padre. L’occasione per mettere i puntini sulle “i” è un tragico avvenimento che vede il giudice Palmer il principale indagato per l’omicidio di un suo ex condannato.
Come facilmente intuibile, The Judge è un film di attori, a cominciare dai due protagonisti, Robert Downey Jr appunto, vero mattatore del film e Robert Duvall granitico e al contempo fragile padre. Vien da se che i momenti migliori e più coinvolgenti della pellicola vengano proprio dai continui incontri scontri tra queste due forti personalità.
Sicuramente lo script non brilla di originalità e non rinuncia ai clichè del genere, alternando forzati momenti melodrammatici di forte carica emotiva che chiamano a gran voce la lacrimuccia, ad altri comici a mio parere più riusciti. Alla luce di questo The Judge rimane un film godibile ma, allo stesso tempo, a metà strada tra un prodotto tendente alla facile emozione e un’opera più seria che avrebbe potuto osare di più.