Home Speciale FESTIVAL Venezia 75: The Ballad of Buster Scruggs – La Recensione

Venezia 75: The Ballad of Buster Scruggs – La Recensione

Pessima scelta quella di Cannes di bandire dal proprio Festival tutto quello che viene da casa Netflix.
Si perchè a Venezia 75, dopo lo stupendo film Sulla mia pelle con Alessandro Borghi, arriva anche The Ballad of Buster Scruggs, dei fratelli Coen.

Pellicola ad episodi ambientata nel vecchio west, (territorio ben conosciuto dai registi che sempre in Nebraska avevano girato Il Grinta) l’opera di Joel e Ethan è un concentrato di umorismo che riesce a far sorridere e divertire in qualsiasi momento, anche di fronte all’omicidio del povero malcapitato di turno delle storie raccontate durante il film.

E’ questo infatti il punto di forza della pellicola e ciò che lega i vari episodi, dalle trame più disparate, seppur non manchino anche alcuni momenti drammatici e più emozionanti.
A completare la grande opera i dialoghi mai banali e le interpretazioni dei vari attori (da James FrancoTim Blake Nelson, passando per Liam Neeson, Zoe Kazan e Brendan Gleeson).

E così tra un ladro di banche alquanto inetto, un cowboy manolesta e canterino, un teatro itinerante, un cercatore d’oro raggirato, una donna in viaggio con due guide e un simpatico cagnolino e dei passeggeri di una diligenza diretta verso una meta misteriosa, i 132 minuti della pellicola scorrono molto fluidi e senza il minimo momento di noia.

Con The Ballad of Buster Scruggs l’esperimento antologico dei Coen insomma è pienamente riuscito.