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Se fisico e volontà non seguono più la stessa strada : la malattia degenerativa al cinema

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Il prossimo Giovedì 27 Agosto uscirà nelle sale il film “Qualcosa di buono”, che vedrà protagonista Hilary Swank nei panni della giovane Kate e della sua lotta contro un nemico che cresce dentro di lei e molto difficile da sconfiggere, la SLA (Sclerosi laterale amiotrofica).
Un ruolo molto molto delicato, che la Swank non è nuova ad interpretare : ricordiamo tutti infatti la sua stupenda interpretazione in “Million Dollar Baby”, dove vestiva i panni di Maggie Fitzgerald (boxeur che vittima di un colpo proibito durante un match rimaneva paralizzata a vita) nel film del 2005 diretto da Clint Eastwood.

Nel mondo del cinema non è la prima volta in cui ci troviamo di fronte a pellicole in cui i protagonisti, devono combattere, da soli, o con l’aiuto delle persone che li circondano, contro malattie subdole e di cui ancora non si dispone di una cura certa ed efficace, che portano chi ne è affetto, ad un lenta ed inesorabile fine, con l’aggravante della disperazione delle persone che rimangono in vita, che devono per forza o per amore assistere quasi impotenti di fronte a tutto questo.

 

Amour –  di Michael Haneke (2012)

Vincitore dell’Oscar 2013 come miglior film straniero e Palma do’oro alla 65a edizione del Festival di Cannes, vede un ictus intromettersi all’improvviso nella vita dei due anziani coniugi George ed Anne, con quest’ultima, che lentamente, ed inesorabilmente, vede il suo corpo spegnersi lentamente, con il marito che senza soluzione di continuità, le rimane accanto, vegliando su di lei in maniera tanto determinata, quanto commovente, fino al finale davvero straziante, in una pellicola veramente incredibile e meravigliosa.
“Prometto di amarti sempre, nella salute e nella malattia” : mai frase fu più azzeccata per un film del genere.

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L’amore incondizionato, sempre e comunque, nella gioia, e nel dolore.

Una sconfinata giovinezza – di Pupi Avati (2010)

Altra malattia degenerativa : l’Alzheimer. Che colpisce il protagonista Lino (Fabrizio Bentivoglio), giornalista e commentatore sportivo, nella pellicola di Pupi Avati, e che vede tra gli altri nel cast, l’ultima interpretazione in una pellicola cinematografica di Vittorio Crocitti, deceduto poco prima dell’uscita del film nelle sale.

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Fabrizio Bentivoglio e Francesca Neri in una scena del film.

 

La teoria del tutto – di James Marsh (2014)

Una brutta bestia, l’atrofia muscolare progressiva, che piano piano si prende il controllo del fisico del famosissimo scenziato Stephen Hawking, senza però scalfire la sua grande forza di volontà, che lo ha portato, insieme allo sconfinato amore di sua moglie Jane, alla formulazione di importanti teorie nel campo della fisica e dell’astronomia.
Da segnalare nel film, la straordinaria interpretazione di Eddie Redmayne nei panni di Hawking, che ha permesso all’ttore britannico di aggiudicarsi l’Oscar come miglior attore agli ultimi Academy Awards dello scorso Febbraio.

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Still Alice – di Richard Glatzer, Wash Westmoreland (2014)

Ancora l’Alzheimer, che questa volta si accanisce su una donna, l’affermata linguista Alice Howland, che comincia a vedere la sua memoria, che tanto lontana l’ha portata nel mondo del lavoro, affievolirsi sempre più, insieme ai suoi ricordi, che i suoi familiari, stretti intorno a lei, cercheranno di mantenere vivi nella donna il più a lungo possibile.
Come per Redmayne, statuetta per la miglior interpretazione (stavolta femminile) per Julianne Moore, sempre agli Academy Awards 2015. Il film del duo Glatzer / Westmoreland è l’adattamento cinematografico di “Perdersi”, romanzo scritto nel 2007 dalla neuroscienziata Lisa Genova.

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Julianne Moore nel film

 

L’olio di Lorenzo – di George Miller (1992)

Adrenoleucodistrofia : una malattia che in pochi forse conosciamo, e contro cui combatte la famiglia Odone, per aiutare il piccolo Lorenzo che ne è affetto.
Tratto da una storia vera, il film ha nel cast Nick Nolte e Susan Sarandon. La pellicola ha ricevuto anche due nomination agli Oscar del 1993 ed una ai Golden Globe dello stesso anno, senza però portare a casa nessun premio.

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Vi ricordate altre pellicole delicate, drammatiche, ma allo stesso tempo emozionanti ed appassionanti, che trattano questo tema?