Torna sul grande schermo la coppia Felicity Jones/Eddie Redmayne già visti insieme nel 2014 con La teoria del tutto.
Come in quella occasione i due talentuosi attori britannici, ridanno vita ad una storia vera e una relazione particolare. The Aeronauts, scritto da Jack Thorne e diretto da Tom Harper, narra le vicende di Amelia Wren, testarda e coraggiosa pilota di mongolfiere nella Londra del 1862. Al suo fianco il giovane e timoroso James Glaisher, scienziato che sogna di dimostrare ai suo colleghi l’importanza dello studio della meteorologia.
I due si imbattono in un’avventurosa salita oltre gli 11 mila metri, rompendo il flight altitude record detenuto dai francesi.
“Voleremo più in alto di ogni uomo e donna” oltre le perturbazioni, per studiare i fenomeni atmosferici. Ispirato dal libro Falling Upwards: How we Took to the Air di Richard Holmes, The Aeronauts aggredisce immediatamente lo spettatore con alcuni frames della caduta libera e rapendo subito l’attenzione. Quindi il regista riesce attraverso flashback e salti temporali a svelare il passato dei protagonisti per comprendere, le motivazioni. Da una parte la Amelia, vedova a causa di un incidente proprio in mongolfiera, decisa a non ripetere quella azzardata impresa. Dall’altra l’entusiasmo del giovane James, motivato dalla voglia di rendere fiero suo padre con i suoi studi e le sue innovative teorie sul ruolo della meteorologia e le sue applicazioni nella vita di tutti i giorni. Ma la definizione della silhouette psicologica dei due personaggi non toglie spazio e non annoia grazie soprattutto alla costante raffica di colpi di scena.
Spettacolari cadute e vertiginosi paesaggi che rendono il film decisamente non adatto a chi soffre le alte quote.
Stona in tutto questo, una fotografia eccessivamente flat e digitale che invece di esaltare i panorami mozzafiato, rendono tutto più artificioso e posticcio. Colori e atmsfere per il resto, rimandano allo stile di Baz Luhrmann. Bravi gli attori, soprattutto Felicity Jones e Eddie Redmayne. Meno interessante invece la presenza di Himesh Patel, visto di recente in Yesterday, sacrificato in un ruolo totalmente anonimo. A parte qualche sbavatura, un discreto film d’intrattenimento. Da terra al cielo e ritorno, che con abilità gli autori fanno durare esattamente quanto il film stesso.