Home Rubriche Outsider Prima di Mourinho, Clough: IL MALEDETTO UNITED (2008)

Prima di Mourinho, Clough: IL MALEDETTO UNITED (2008)

Il sogno di qualsiasi allenatore di calcio è quello di vincere sia con il proprio club che con la nazionale.
Stesso sogno lo aveva il giovane Brian Clough, almeno prima di conoscere lui, Don Revie.

Per comprendere meglio il perchè di tutto ciò torniamo ad un episodio.
FA Cup, la coppa d’Inghilterra.
Il sorprendente Derby County (allora in seconda divisione) allenato dal giovane ed esuberante Clough, deve affrontare il favorito Leeds United, allenato da Don Revie, che sta primeggiando in quella che oggi è l’attuale Premier League.
Clough può finalmente coronare il sogno di stringere la mano a quello che lui considera il miglior allenatore inglese del momento.
Tuttavia quando i due sono faccia a faccia, Don Revie non lo degna nemmeno di uno sguardo  ignorandolo completamente.
Questo episodio cambierà obiettivi e motivazioni di Clough, che non vorrà più vincere e primeggiare con il suo Derby.
Il suo unico obiettivo è ormai quello di umiliare quell’ allenatore che lui aveva come modello e che non l’ha neanche degnato di uno sguardo.

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C’è poco da ridere, Coach Clough

E quell’ossessione, gli creerà non pochi problemi.
E’ proprio la figura di Brian Clough ad essere al centro del biopic movie del regista Tom Hooper .
La pellicola racconta le vicissitudini del coach originario di  Middlesbrough nei suoi tormentatissimi 44 giorni come mister del Leeds United.
Leeds United che arrivava appunto dalla gestion Don Revie, (poi  diventato ct della nazionale inglese).
Fare un film sul calcio non è mai stato un compito facile per un regista.
Ed allora ecco che Hooper mette al centro del suo film non il calcio, ma descrive al meglio la personalità di questo allenatore.

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Vengono mostrate le sue ambizioni, i suoi tormenti, le sue vittorie, i suoi fallimenti.
Ed Hooper lo fa in maniera esemplare, aiutato anche dall’ ottima interpretazione di
Michael Sheen.
Si proprio lui, il “licantropo di “Underworld” che nel film riesce a caratterizzare al meglio la figura del Brian Clough.
Un Clough allenatore ma soprattutto uomo.
Una personalità “mourinhana” nel suo modo di di essere sempre al centro della scena, non solo dentro, ma anche fuori dal campo.
Nel film la fa da padrona l’ossessione di Clough nel voler emulare e superare Don Revie.
Un‘ostinazione che inizialmente lo portò a farsi conoscere in Inghilterra, trionfando anche in Premier League con la meteora Derby County.
Tuttavia un’ ossessione che poi nel periodo di suo massimo splendore, gli si ritorse contro.

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Proprio nel momento in cui era stato chiamato a succedere al suo arcirivale nella panchina del Leeds United, dove rimase solo 44 giorni.
Mai amato dalla squadra, dai tifosi, abbandonato persino dal suo amico di mille battaglie, il suo assistente ed amico  Peter Thomas Taylor.
Non ha pretese Il maledetto United ma è sicuramente un film differente dagli altri che parlano di calcio.
Buona anche la scelta di proporre in alcuni spezzoni del lungometraggio immagini di repertorio di alcune partite.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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