Nelle campagne inglesi del XIX secoli troviamo la famiglia Bennet. La signora Bennet vuole far sistemare le cinque figlie: Jane, la più bella, non trova difficoltà a trovare il suo promesso sposo a differenza di Elizabeth, decisa a non mettere da parte la sua formazione di arti marziali per un uomo. Nel frattempo l’invasione zombie si sta avvicinando sempre di più e rischia di annientare l’intera umanità.
Nel 2009 è uscito nelle librerie di tutto il Mondo “Orgoglio e pregiudizio e zombie” di Seth Grahame-Smith, autore che unisce l’orrore al classico. E’ sempre nato dalla sua penna “La Leggenda del Cacciatore di Vampiri: Il diario segreto del presidente” da cui è stato tratto “La leggenda del cacciatore di vampiri” diretto nel 2012 da Timur Bekmambetov, il quale ha incassato ben 116. 471. 580 dollari in tutto il mondo. Avrà stessa fortuna questo “PPZ: Pride + Prejudice + Zombies” che unisce gli zombie al classico “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen? Lo spero.
Il film è più serio del previsto, ma non si prende sul serio, è ironico, ma anche autoironico, divertente, coinvolgente. Certo, i classicisti devono essere elastici nel vedere il grande classico della Austen contaminato, ma rispettato, da famelici zombie.
Minuto dopo minuto, scena dopo scena, il romanticismo austeniano si fonde perfettamente con l’orrore e azione. Nessuna componente prevale sull’altra! Spesso il tutto è molto divertente come la prima esternazione di Darcy riguardo Elizabeth subito dopo averla vista uccidere un gruppo di zombie insieme alle altre sorelle. O come non considerare il combattimento tra i due innamorati mentre discutono? Adorabili.
Attenzione che sotto questo film troviamo ben altro, anche se spesso in modo superficiale! C’è la critica alla società, dove gli aristocratici organizzano feste rintanati nelle proprie ville mentre i più poveri rischiano di tramutarsi in zombie, ma ci fa anche riflettere sulla religione in una bellissima scena in cui gli zombie assistono tranquilli a una Messa. In quanti entrando in Chiesa rispondono passivamente a quello detto dal prete?
Bellissimo il prologo con le immagini da penny dreadful di quel periodo storico.
La coppia che funziona di più è quella composta da Lily James e Sam Riley, perfetti Elizabeth Bennet e Darcy. I loro duelli fisici e verbali conquistano e fanno sognare come nelle altre trasposizioni. Ottimo casting il quale ci fa mostrare al cinema talenti inglesi come Matt Smith, divertentissimo Collins, e Jack Huston, incantevole e convincente Wickham decisamente affascinante in divisa. E’ sempre un grande piacere vedere sia Charles Dance, qui nei panni di Mr Bennet, che Lena Headey ormai a suo agio nel ruolo di donna con gli attributi. Perfetto Douglas Booth nei panni Bingley. La James passando con disinvoltura da Cenerentola a quelli dell’eroina Bennet mostra una certa versatilità, convincendo allo stesso modo.
Il regista Burr Steers si trova più a suo agio nelle scene “statiche” piuttosto che in quelle dinamiche, infatti le scene d’azione non conquistano come quelle di tensione e romantiche. Il passaggio di scena con la dissolvenza arriva a stancare e spesso spezza troppo il racconto, che convince. La sceneggiatura dello stesso Steers non è per niente male. Ha humour inglese, mistero, romanticismo e qualche colpo di scena. Fa storcere il naso il finale aperto durante i titoli di coda! Speriamo che finisca qui questo “PPZ: Pride + Prejudice + Zombies” visto che è un buon prodotto di pregevole fattura che si fa vedere molto volentieri senza prendersi troppo sul serio.
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