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Penne lisce- La recensione

Penne Lisce

Penne Lisce è una webserie italiana ideata, scritta e realizzata da Elisa Zanotto con la collaborazione di Antonio Macrì.

In un periodo delicato e duro come quello che si sta vivendo globalmente oggi, causa COVID-19, molti registi hanno dovuto fare un passo indietro. Ciò ha portato all’interruzione di molte lavorazioni, soprattutto di film già in fase di produzione. Tuttavia c’è qualcuno che ha dato retta all’ispirazione e ha tentato un approccio differente per mettere in scena la propria creatività. L’attrice Elisa Zanotto (qui la nostra intervista) non s’è data per vinta e ha deciso di portare avanti il suo esperimento: la webserie PENNE LISCE.

PENNE LISCE, titolo che ironizza – come i personaggi stessi della serie – sul mancato apprezzamento di quest’ultime sul mercato italiano, si propone di raccontare la quotidianità di due specifici personaggi. Una ragazza e un ragazzo (ideati rispettivamente da Elisa e da Antonio senza il minimo accordo comune), iniziano-intrattengono una conoscenza epistolare casuale. I due, infatti, colti dalla desolazione della quarantena, tentano di conoscersi tramite delle lettere anonime lasciate sui ripiani di un supermercato. Non sapranno, però, chi o cosa capiterà.

L’idea di base di esorcizzare lo stress e lo sfogo dell’isolamento (in)volontario attraverso un casuale ‘incontro’ di due anime isolate e solitarie è di per sé interessante. Lo spunto, così anche l’intreccio che ne consegue (senza il minimo preavviso dei due ideatori, questo il punto forte) risulta simpatico e intrattiene con efficace senso di curiosità. Il progetto, però, a causa di forze maggiori estremamente casalingo, da appassionante perde pian piano di mordente col passar degli episodi. Ciò avviene in concomitanza del confusionario subentro di ulteriori – e superflui – personaggi il cui intervento aggiunge poco o niente a una storia che avrebbe necessitato di proseguire sulla linea di partenza: la semplicità.

Tuttavia il format è buono, gli episodi piacevolmente scorrevoli e e la natura del progetto sincera, di cui si apprezza la capacità di collegare lo stato d’animo dei characters principali con quello dello spettatore di turno. Una nota di merito particolare per Antonio Macrì.

Qui sotto il primo episodio della serie: