Se tutti noi pensiamo ad un San Bernardo famoso della televisione non possiamo non focalizzare subito i nostri ricordi all’affettuoso cane “Beethoven”. Ma se qualcuno di noi, più perverso o semplicemente amante di quel genere di film in cui il protagonista principale è il sangue, immaginandoci un San Bernardo potremmo subito indirizzare i nostri ricordi a “Cujo” , ennesimo protagonista di un horror tratto dall’ennesimo capolavoro cartaceo del maestro Stephen King.
Morso da un pipistrello che gli trasmette la rabbia, il cane ha come unico obiettivo quello di far passare un “brutto quarto d’ora” alla malcapitata Donna e a suo figlio Ted, intrappolati e “tenuti in ostaggio” dalla furia del cane all’interno di un’automobile.
Come detto in precedenza il film è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di King.
Il lungometraggio segue tutto sommato la storia del libro ma ha un grosso tallone d’Achille, o un grande pregio, a seconda di come questa scelta viene vista da chi è passato attraverso film e libro : il finale del film presenta delle differenze non da poco con quello del libro, nella trama e nel tono in cui è presentato.
Possiamo salvare l’interpretazione degli attori, anche se il merito dell’innalzamento del pathos tra la prima parte e quella finale del film è tutta sulle spalle di Cujo.
Un elemento che gioca a favore della tensione creata dal personaggio del cane è il fatto che a differenza di personaggi come per esempio di Carrie ed IT, Cujo è un semplice cane con la rabbia, non è un personaggio inventato e non ha alcuna orma di poteri paranormali, ma è un personaggio vero, come la “Misery” di un altro sconvolgente racconto (sempre diventato film) del romanziere statunitense. La location dove la storia prende vita è la solita “Castle Rock” (La zona morta, La metà oscura, Cose preziose) ,ed il binomio mamma e figlio che devono difendersi da qualcuno pericoloso ci riporta alla mente il più famoso film di Kubrick “Shining” , di 3 anni prima.
Aspettate aspettate……..anche “Shining” è la trasposizione di un libro : chi è l’autore? Non credo ci sia la necessità di rispondere!
Il film non è memorabile ma di certo si fa almeno guardare, magari una volta solo però.
Non consigliato per chi odia i cani.
Buona visione!