Home Rubriche Horror Mo ve le butto ste videocassette: V/H/S 94 (2021)

Mo ve le butto ste videocassette: V/H/S 94 (2021)

Ci saremmo volentieri fermati al film numero tre della saga, quel V/H/S: Viral che poi tanto viral non è stato, non solo negli incassi.
E invece no, perchè non raschiare bene bene il fondo?
Ed allora eccoci qua con V/H/S 94, quarto capitolo della saga iniziata nel 2012, prodotta dalla Shudder Original Film e presentata in anteprima al Fantastic Fest il 26 Settembre 2021.

Il Found Footage ci ha si mostrato negli anni alcuni tra i film horror più interessanti, basti pensare a The Blair Witch Project, fino ad arrivare a Megan is missing.
Ma found footage non è sempre sinonimo di successo garantito.
Prendete la saga V/H/S.
Tre film, di cui nessuno grida al capolavoro, ma vuoi un po’ la strizzatina d’occhio alle tanto care e nostalgiche videocassette, vuoi qualche episodio davvero ben riuscito (molti in questo momento penseranno subito a Safe Heaven di Timo Tjahjanto), potevano comunque essere considerati una trilogia più che discreta.
Da far finire li però.
E invece no.

Che Cucciolone, volete adottarlo?

E invece arriva il quarto capitolo (ne è già uscito nel 2022 un quinto, V/H/S 99) che non lascia molto di cui discutere e da omaggiare.

In V/H/S 94 la struttura rimane la stessa dei film precedenti. Quattro episodi intervallati da quello che fa loro da cornice (Holy Hell).
In nessuno di loro però c’è il giusto mix di spavento e angoscia, elementi fondamentali che in un film che voglia rientrare a pieno nel genere horror devono essere presenti, almeno uno dei due.
Di questi, quello che può quantomeno aspirare a salvarsi è guarda caso quello diretto da Timo Tjahjanto, che dopo il capolavoro di Safe Heaven ritorna con l’episodio intitolato The Subject, con il soggetto che strizza molto l’occhio al giapponese Tetsuo ma che nel complesso, come la pellicola intera, manca del mordente giusto.

Non è piaciuto a tutti questo V/H/S 94

Degli altri tre non c’è molto da dire.
Stormdrain bello ma non balla (solo le scene nelle fogne incutono un po’ di terrore ma niente di più), The Empty Wake ha un crescendo di tensione che ricorda, anche se è impossibile paragonarli, il The house of the Devil di Ti West ma poi perde sul finale, e Terror di Ryan Prows non riesce a tenere su la baracca.

Le cose saranno migliorate con V/H/S 99 o questo fondo non l’abbiamo ancora raschiato bene?
Ai posteri l’ardua sentenza.