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Marcire d’amore: CONTRACTED (2013)

Di sicuro non possiamo rimproverargli di non essere stato coerente con il tema del film. Si perchè se uno dei temi principali di questa pellicola d’esordio di Eric England era il disfacimento.
Quello che colpisce moralmente e fisicamente la povera e anche un po’ sprovveduta Samantha (Najarra Townsend), anche la sceneggiatura del film stesso va a puttane dopo un inizio più che promettente, causa scelte errate e contraddittorie.


Ma andiamo con ordine perchè le premesse erano più che buone.
La bella e sexy Samantha va ad una fest a casa di un’amica senza la sua fidanzata impegnata al lavoro.
Un cicchetto, due, tre, quattro e la stabilità di Sam comincia veramente a vacillare.
Stessa sorte toccherà alle sue voglie sessuali quando un giovane (che per giusta scelta di regia possiede un nome che sembra più una password, BJ) la avvicina e comincia a parlarle.
E dai che ci dai da un secondo all’altro passiamo da due parole e un drink alla festa, ad una potente sc……..scena di sesso in macchina tra i due.
Vuoi per la percentuale di alchool nel cervello e per i pochi neuroni funzionanti la ragazza non utilizza alcun contraccettivo. E dal giorno seguente, comincia l’inferno.

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Giochi pericolosi


Un inferno fatto di pelle che diventa nera, unghie che si staccano, occhi rossi, mestruazioni da far invidia alle cascate del Niagara e chi più ne ha più ne metta. Il disfacimento del corpo di Sam è inarrestabile e oltre a subire una trasformazione fisica la ragazza si rinchiude sempre più in se stessa a causa anche dello scarso aiuto di chi le sta intorno. E questo strano virus sembra non arrestarsi mai.


Aveva dunque ottime premesse questo film di England per essere un horror indie di tutto rispetto. Il tema della mutazione è molto valido e strizza l’occhio al vecchio maestro Cronenberg, che l’aveva più volte e magnificamente utilizzato ( “La Mosca” tanto per fare un nome ).
Intrecciare alla mutazione della ragazza anche il tema delle malattie sessualmente trasmissibili era anche questa una buona scelta.
La sua trasformazione fisica unita a quella morale ricorda vagamente il famoso personaggio di  Dorian Gray.

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E pensare che all’inizio era così…..

Poi però da un certo punto in poi tutto cade, come la salute e la stabilità di Sam.
Gli errori non sono trascurabili, e li vediamo ripetuti.

*** ATTENZIONE SPOILER ***

Il più grossolano è proprio quello che più volte vediamo.
Sam riesce a baciare e fare anche di più con il suo corpo che cade a pezzi senza che i suoi partner abbiano il minimo problema nel vederla così. Il tutto come se lei non avesse nulla (errore del regista o bassa stima verso il genere maschile?!).
La scelta del finale poi, di dove porta questa trasformazione sembra un po’ fuori tema e buttata li per sistemare in fretta e furia gli errori fatti prima.

Peccato perchè poteva venire fuori un qualcosa di molto più valido di ciò che realmente è stato fatto.
Alcuni personaggi poi non vengono ben inseriti nel contesto ed il rapporto che Sam ha con loro nasconde eventi passati che forse anche in maniera non troppo articolata si potevano spiegare.
Il film non è mai uscito in Italia quindi necessita di ricerche alternative per poterlo guardare.
Ma se avete anche solo un po’ di tempo dategli un’occhiata, perchè nonostante gli errori prima citati non è poi così da buttare.
E Sam fino a che non comincia ad imputridirsi, è veramente una gran topa.
P.S. Per tutti i ragazzi e le ragazze allupate : si può amare da morire, ma “marcire” d’amore no.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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