Home recensioni drammatico Lontano da qui (The Kindergarten Teacher) – La Recensione

Lontano da qui (The Kindergarten Teacher) – La Recensione

Remake dell’ omonimo film israeliano di Nadav Lapid del 2014, The Kindergarten Teacher narra di un mondo fatto di poesia, di speranza, ma anche di solitudine. La pellicola, presentata nel gennaio del 2018 al Sundance è il frutto della collaborazione tra la regista italo americana Sara Colangelo e Maggie Gyllenhaal.

La prima è una giovane e bella scrittrice e regista che vive a New York e che ha esordito nel 2014 con Little Accidents, ispirato ad un suo omonimo cortometraggio e purtroppo inedito in Italia. La seconda invece la conosciamo tutti ed è una splendida attrice all’apice della sua maturità artistica. Dopo prove misurate come Crazy Heart e Frank, Maggie sfoggia la sua interpretazione migliore di sempre. Lei, drop out, incompresa, madre conflittuale, moglie repressa, aspirante attrice. Lisa Spinelli (il nome del personaggio) è una maestra platonicamente innamorata di un suo giovanissimo alunno dell’asilo, Jimmy, interpretato dal piccolo esordiente Parker Sevak.  Il fanciullo ha un dono raro e da preservare.

In un mondo antracite, quasi preso da un’inspiegabile e precoce ispirazione, il bambino scrive e recita meravigliose poesie, perfetti ed ispirati haiku.

Un talento che la sua insegnante cercherà di sostenere anche contro la volontà della famiglia del piccolo, più interessata ad un futuro più materiale e concreto. Lisa, di contro, coinvolgerà il piccolo Jimmy in una serata di letture nella City, roba da sedicenti Ginsberg. Il piccolo sembra apprezzare, lei è al settimo cielo ma il mondo che li circonda non la pensa così. Nel frattempo Lisa cerca conforto in una fugace relazione extraconiugale con il suo insegnante interpretato da Gael García Bernal (Amores Perros, L’Arte del Sogno). Poi c’è la badante o forse sarebbe meglio chiamarla la madre surrogato Rosa Salazar (che abbiamo già visto in Maze Runner e in Divergent).

La pellicola è attenta e composta. La narrazione immediata e lineare. Tutto ciò è coerente ed un valore aggiunto al film. La Colangelo cerca di non discostarsi troppo dalla via maestra di Nadav Lapid, riuscendo a cucire un nuovo vestito, tutto americano, ad una storia che di universale però ha molto. Una crociata estrema e senza tempo per prendere le parti della poesia in un mondo dove il capitalismo materialista ha definitivamente vinto. Lisa sogna un futuro diverso per il piccolo Jimmy. Vuole preservare il suo dono. Quello che non è riuscito a coltivare lei, per se e per i suoi figli, più interessati ad uno spinello o ad arruolarsi ,che alla semplicità e alla perfezione di un poema.

Tutto questo lo condurrà ad un finale estremo ed “illegale”.

Piccolo gioiello di tecnica, narrazione e recitazione The Kindergarten Teacher (inspiegabilmente tradotto in “Lontano da qui”), è uno dei migliori prodotti indipendenti della stagione in corso, una pellicola da vedere e magari riproporre a giovani, e perché no, anche a giovanissimi.

Magari nella speranza di scovare un nuovo Walt Whitman o una nuova Emily Dickinson.