Ringraziamo per la sua recensione il nostro amico e fan Antonio “Pike” di Carlo.
Nella brughiera scozzese atterra una nave spaziale con a bordo un inoffensivo alieno desideroso ma incapace di comunicare e quando alcune persone spariranno e le comunicazioni verranno interrotte crescera’ la psicosi…
Primo film di fantascienza del regista austriaco , che diresse tra l’ altro “The black cat” con Boris Karloff e Bela Lugosi, girato in piena “Guerra fredda” , e soprattutto Maccartismo, che attraverso il personaggio dell innocuo alieno cerca di trasmettere un immagine positiva del diverso e dello straniero che sembra anticipare i futuri E.T. e Starman.
Il cinema esule e povero di Ulmer fanno di questo regista uno dei punti di riferimento del genere il cui talento era davvero in grado con poco di fare tanto (Vedi lo straniante effetto nebbia concepito per celare il set precedentemente usato da Flemming per “Giovanna D’Arco” con Ingrid Bergman).
Fu un grande successo commerciale negli Stati Uniti ( costato 51000 dollari ne guadagno’ 1 milione e mezzo).
Tuttavia non venne mai distribuito nei cinema in Italia arrivando direttamente in tv e in home video.
In seguito Ulmer girera’ altri due film fantascientifici quali “The amazing transparent man” e “Al di la’ della barriera del tempo“.